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gasca
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Inserito il - 03 maggio 2009 : 22:02:44
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“A 'Ncrinata catta bona”. Si, anche quest'anno è stata una bella manifestazione. Questa frase potrebbe, far contento ogni dasaese ma mio malgrado quest’anno non è stato così. Ciò a causa delle decisioni ben ponderate, il quale ha voluto all’ultimo minuto provocatamene cambiare le regole che lui stesso aveva annunciato un paio di settimane prima e stravolgendo una tradizione di centinaia di anni che si ripeteva senza alcuna polemica e che nessun Parroco aveva mai modificato sapendo quanto i Dasaesi sentono con fede e religiosità questa festa del martedì di Pasqua. Ma, il nostro parroco senza preavviso all’ultimo minuto ha impedito ai Confratelli del SS. Rosario di portare dall’interno della chiesa fin sul sagrato la statua della Madonna. Decisione irrispettosa per i Rosarianti e soprattutto irrispettosa dei nostri Padri e delle nostre tradizioni religiose. Quale reazione dei confratelli del SS. Rosario? Tranne da parte di qualcuno piatta assoluta, forse per paura? Perché si è fatto finta che nulla fosse successo? Certamente non per paura del parroco, certamente non potevano reagire i membri del comitato perché scelti dal parroco e quindi a lui accondiscendi. Io ho reagito fedele e rispettoso delle tradizioni cui era ed è attaccata la mia famiglia. Non hanno reagito tranne qualcuno (e mi dispiace) coloro che si considerano i depositari paladini delle nostre tradizioni. Però penso che ancora c’è il tempo di reagire tutti insieme per mettere a freno a chi o a coloro che tentano di modificare le tradizioni tramandate nei secoli dai nostri Padri.
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mimc
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Inserito il - 06 maggio 2009 : 23:26:58
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Ciao Gasca, concordo con te che, a furia di fare continue modifiche alla sentita manifestazione della tradizionale e trisecolare Affrontata, alla fine rimarrà ben poco dei significati profondi che riveste per la popolazione dasaese. Dobbiamo riconoscere che, sicuramente, è poca cosa il portare sul sagrato la Madonna della Consolazione, da parte dei rappresentanti del SS. Rosario, rispetto al danno che noi dasaesi abbiamo procurato alla manifestazione tagliando gli ulivi secolari della Resta (Sambrasi), di proprietà della medesima confraternita mi pare, cornice naturale irreversibilmente persa. La data di inizio della "modernità" è il 1976 come si può vedere in alcune foto dell'associazione culturale, tipo la seguente, in cui compaiono i primi tronchi d'ulivo tagliati, a sinistra di via Calvario.

Non insisto sulla distruzione dell'antico Calvario sito in prossimità del "postmodern" arco realizzato.
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Modificato da - mimc in data 07 maggio 2009 00:00:50 |
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