Per dirla con parole semplici. Sempre interessata alla quantità e mai alla qualità.
Renzi dice che vuole risistemare la scuola, a partire dall'edilizia. Ma c'è un’altra cosa da sistemare, che è ancora più urgente: quella degli insegnanti. Che vergogna vederli inserire al computer per ore e ore i dati invalsi! Che pena vederli sbattersi confusamente per far quadrare il tetto massimo del costo dei libri! Oppure alla ricerca dell'edizione più conveniente! Dettare il codice dei manuali! Redigere verbali sempre più complicati che nessuno mai leggerà! Assumersi la responsabilità comunque per tutto, persino per la compilazione di schede relative a studenti con problemi! Contattare psicologi, incontrare genitori, telefonare a casa per comunicazioni. E che dire poi di quei poveri coordinatori sommersi dai foglietti delle giustificazioni, per controllare se qualche alunno non abbia per caso superato un certo numero di assenze, perché in tal caso vi sarebbe una penalità? Eppure l'aveva detto la neo-ministra per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, inventando così l’acqua calda: occorre sbloccare il turn-over. Ma subito la sua collega Giannini, ministra dell'Istruzione e dell'Università, le si oppone, dicendo che non è possibile: il turn-over non si può attuare perché mancano i fondi. Mancano i soldi per mandare in pensione i professori anziani e bofonchianti, bavosi e claudicanti; mancano quei soldi che peraltro loro stessi ogni mese, mese dopo mese, hanno versato e continuano a versare - dove? all'Inpdap, all'Inps? Mistero! Non è dato sapere. ...
continua.
Ivrea, 20 maggio 2014 - Franco Di Giorgi
Lettera sulla Scuola integrale
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