La principale festa
religiosa di Dasą č la 'Ncrinata(1)
(si chiama cosģ il rito religioso rappresentazione dell'incontro
della Madre col Cristo Risorto) che si svolge il martedģ dopo
la domenica di Pasqua sul mezzogiorno.
Foto: Madonna della
Consolazione M.C.
La fede dei
cittadini di Dasą č rivolta principalmente alla Madonna della
Consolazione. La devozione dei dasaesi nei confronti della Statua
risale, presumibilmente, alla fine del 1400, tenendo presente che la
chiesa dove cč la sacra statua č stata edificata nel 1483.
Madonna della Consolazione (2009)
Č di questo periodo, appunto, una leggenda che racconta di
unincursione di briganti i quali devastarono il Casale di
Bracciara
compresa la chiesa.
Tra i ruderi di quel saccheggio rimase laltare con la statua lignea
raffigurante la Madonna della Consolazione. Si racconta anche
che i paesi vicini, Dasą, Acquaro e Arena subirono pił o meno lo
stesso saccheggio; i loro abitanti, in procinto di edificare una
nuova chiesa, rivendicarono il possesso della statua che venne
prelevata, da Bracciara, con una carro trainato da buoi ma che, dopo
appena qualche chilometro si fermarono senza pił volere continuare,
proprio alle porte di Dasą, nel luogo dove poi č stata
edificata la chiesa della Consolazione, (in Piazza Madonna della
Consolazione a Lei dedicata) tutt'oggi ospitante la statua.
La 'Ncrinata
si svolge una volta lanno, ("ja bascjiu a l'Arcu" -
gił in localitą Arcu) , il martedģ di Galilea, nel
giorno in cui Maria ricevette, da San Giovanni, la notizia della
Risurrezione del Cristo e coinvolge i dasaesi, gli abitanti
dei paesi limitrofi e tanti turisti che conoscono l'importanza della
manifestazione religiosa.
Luogo
dell'affrontata: - ja bascjiu a l'Arcu - gił in
localitą Arcu -
La cerimonia
religiosa consiste nel rappresentare l'incontro tra San Giovanni
Evangelista e la madre di Gesł. In tale occasione San Giovanni le
annuncia la risurrezione del Cristo e Maria colta da grande emozione
per tale notizia, si precipita di corsa, assieme
all'Evangelista (le statue vengono portate ad una velocitą
superiore) verso suo figlio e quando lo vede, le viene tolto il
mantello "mantu" nero (testimonianza del fatto che il suo lutto era
terminato) per sfoggiare un nuovo meraviglioso mantello azzurro (che
aveva sotto il nero) con ricami in oro, il tutto enfatizzato da un
coinvolgimento emotivo degli spettatori e dal rombo dei fuochi
artificiali.
Dopo, le tre statue
vengono disposte a schiera e trasportate in processione
lungo le vie principali del paese. Questo evento religioso viene
ripetuto, da quasi 300 anni
(2)
e,
preparato con cura minuziosa, dai fedeli al punto da conservare
sempre quel fascino particolare che attrae laici e credenti.
Č tradizione far
portare, a spalla, la statua della Consolazione, a coloro (o chi per
loro) che si aggiudicano all'asta "incantu" le stanghe "i stanghji",
che sorreggono il piedistallo dove poggia la statua; a partecipare a
tale asta al migliore offerente, (che si svolge dentro la chiesa in
busta chiusa) sono soprattutto quelle persone che ritengono di avere
ricevuto una grazia particolare o che vogliono chiederla (per loro,
ma pił spesso per i propri cari) "per voto"
dalla/alla Consolazione; tra i pił facoltosi e devoti (due aggettivi
contrastanti) pare vi siano gli emigrati, che pur vivendo in terre
lontane hanno conservato per la Consolazione una grande fede, che
per certi aspetti, in tanti non riescono a spiegarsi, se non come un
desiderio di protagonismo-rivalsa e di ringraziamento per eventuali
fortune ricevute emigrando, da un luogo, che poco aveva dato loro in
tal senso, o per sfortune cui si chiede l'intervento superiore della
Consolazione.
Storicamente vi č una
ragione pił fondante sulla devozione alla Consolazione da parte dei
dasaesi: ("Lanno 1656 in tutto il reame di Napoli, nel quale la
Calabria era compresa, infuriņ una terribile pestilenza che mietč
vittime "anche illustri". I dasaesi si rivolsero alla loro
protettrice, impetrando di essere preservati da tanta calamitą. Si
tramandņ che la Madonna della Consolazione accolse lappello
angosciato dei suoi figli devoti, riconoscendo in Lei la donna vista
con le palme rivolte verso il vicino paese di Arena in atto di
trattenere la peste lontana da Dasą.
Quel momento di dolore e di fede č stato interpretato, nel
bassorilievo di bronzo sulla porta della chiesa della Consolazione,
dal maestro Luigi Maida, affermato artista che nel 1981 aveva
restaurato la statua lignea della titolare della chiesa.
(3)")
(4)
Foto portone chiesa
della Consolazione
Video amatoriale della
'Ncrinata di Dasą -
13.04.2004
(1)
La 'Ncrinata
e' altrove detta
affruntata
od anche
cumprunta.
aut. ing. Antonio Tripodi - articolo a pag. 54 - Societą e fede a
Dasą tra il '700 e '800 - opuscolo archivio di stato su, Salimbeni
Pier Giovanni notaio e filosofo nella Dasą del XVIII secolo.
(2)
Si riscontra in un documento del 1711 la prima notizia della sacra
rappresentazione dell'incontro del Cristo con la Madre dopo la di
lui Risurrezione. art. cit. - documento Archivio di Stato di
Vibo Valentia., not. D. Ciancio, ist,26/11/1711; A. Tripodi, La
Madonna ..pp 39-40