
Li barracchi di Limpidi
di Michelangelo Natale
Fino all'anno 1960 e forse anche oltre, i paesi che costituiscono il mandamento di Arena , venivano canzonati con una poesiola a rima baciata, che nel gergo dialettale era definita "diciaria o dittieri". Con questa ode poetica si voleva fotografare, sotto forma di vivace sfottò, il costume ed il modo di vivere degli abitanti del posto. Questa "diciaria" andava però oltre la normale decenza: era rozza, volgare, frutto di un linguaggio triviale. Basti pensare che era composta dal genio poetico dei carrettieri, spesso pure analfabeti, i quali la canticchiavano ogniqualvolta si spostavano da un paese all'altro con il loro "trojinu" per vendere i prodotti stagionali raccolti direttamente nei fondi anzi il sorgere del sole. La filastrocca, che era il loro cavallo di battaglia, iniziava con : Arena, Arena, Arena ….. Dasà, Dasà, Dasà ... . e finiva con: Dinami, Dinami, Dinami! ... Dopo gli anni '70, con l'avvento delle nuove generazioni, questi modi grotteschi di presa in giro sono scomparsi perché i carrettieri avevano ormai fatto il loro tempo e non si vedevano più in circolazione. ... continua.
Li Barracchi di Limpidi versione integrale con commento
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