
LE OSSA ROTTE DI DONNA PEPPINA
Novella limpidese di Michelangelo Natale
Nelle notti estive e principalmente in quelle calde d'agosto, gli abitanti di Limpidi solitamente vanno a dormire con le finestre aperte. E' un'abitudine generalizzata. Il paese gode di una tranquillità assoluta in quanto le anguste stradine non permettono la circolazione interna della macchine. Pertanto, riposare nella quiete della notte confortati dal venticello fresco proveniente dalla sovrastante collina ricca di faggi e dai fiumi scroscianti verso valle, è una terapia che rilassa le stanche membra affaticate dai duri lavori dei campi. Il trillo interminabile dei grilli e poi un'ulteriore musica soave! … Che pace! … Che tranquillità! … I pochi abitanti di Limpidi, sanno "sfruttare perfettamente queste belle nottate", andando a dormire subito dopo l'imbrunire. Raramente qualcuno resta sveglio fino a tarda ora. Non si va oltre le 23,00. Dopo quest'ora vedere delle persone che girano per le anguste viuzze del paese, fa presagire poco di buono… E fu proprio quello che passò per la mente di Donna Peppina svegliatasi di soprassalto. L'ora non era tarda, sì e no erano le ore 23,00, però quel vociare che proveniva dalla strada, le fece passare il sonno creandole uno stato improvviso di inquietitudine. Stette con l'orecchio teso per individuare a chi potessero appartenere quelle voci. Ma per quanto si sforzasse di trattenere il respiro non riusciva ad individuare le persone che vociavano. Forse dalla finestra avrebbe potuto vedere chi stava discutendo così animatamente nella sottostante strada. Arrivarci però non era cosa facile. Avrebbe dovuto passare sul corpo del marito poiché il misero letto, costruito con robuste tavole di castagno, per l’angustia della stanza, poggiava dalla sua parte direttamente alla parete. Che fare? … Non voleva svegliare il consorte. Stette quindi ancora un po’ immobile con il cuore in tumulto e in quell’attesa immaginava il figlio Michele coinvolto in una furibonda rissa. Pian piano, anche se il venticello fresco dei monti rendeva ventilata la stanzetta, un copioso sudore incominciò a invaderle tutto il corpo. Era ormai convinta che, il proprio figlio, Michele stesse in serio pericolo, minacciato come già lo era stato in passato da Bruno, ex spasimante della sua ragazza. Nel paese correva voce che da quando Angela aveva deciso di fidanzarsi con ...
Le ossa rotte di donna Peppina novella completa
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