GIANNI ALASIA
QUADERNO CIPEC N. 53
Un nuovo inizio
Gianni Alasia ci ha lasciati l'1 luglio 2015, a 88 anni. Era nato a Torino il 7 febbraio del 1927. Per ricordare la sua figura abbiamo deciso di ristampare il quaderno CIPEC numero 35, pubblicato nel 2007 in occasione dell'80-esimo compleanno di Gianni. Numero, questo, interamente dedicato ad Alasia; un uomo, senza retorica alcuna, straordinario. Il numero 35 è stato curato da Sergio Dalmasso, Vittorio Rieser (che purtroppo recentemente ci ha lasciati e che ricorderemo certamente in un prossimo quaderno), Fabio Dalmasso e Claudio Vaccaneo. In questo quaderno 53 troverete anche la lettera scritta, per il funerale di Gianni Alasia, da Fausto Bertinotti, ex Presidente della Camera; un testo meritevole d'essere letto, con particolare attenzione, al fine di comprendere la preziosa eredità culturale lasciata da Alasia a intere generazioni di militanti e sindacalisti. Per quanto concerne l'attività del CIPEC, possiamo sicuramente parlare di un "Nuovo Inizio". Sono subentrato nel ruolo di presidente a Sergio Dalmasso, grande uomo di cultura, grande animatore di tante iniziative nel cuneese, che la vita ha portato verso lidi più miti, e ciò nonostante, non manca mai di dare il suo contributo come potrete cogliere leggendo le pagine seguenti. Spero di sostituirlo degnamente nel ruolo di presidente. Sono lieto di annunciarvi che il CIPEC continuerà con la pubblicazione dei suoi quaderni. (due all'anno). Questo è ridivenuto possibile grazie all'Amministrazione Provinciale, che ringraziamo per il sostegno, (sicuramente non scontato, in questi tempi di contrazioni nelle spese). Un grazie anche ai lavoratori del Centro Stampa della Provincia di Cuneo, per la disponibilità e gentilezza mostrata in questi anni di collaborazione. Proveremo con slancio ed entusiasmo quindi a continuare nelle attività di questa associazione che a partire dagli anni '90 ha organizzato centinaia di eventi, e che crede nell'importanza della cultura, del confronto, del dialogo, per indagare il passato e conoscere il presente per immaginare futuri possibili. Avremo bisogno dell'intelligenza di tutte e tutti, come scrisse il nostro Gramsci. Per questo siamo disponibili ad accogliere scritti, proposte e anche critiche, organizzare dibattiti e presentazioni pubbliche di libri, continuare a studiare, a riflettere con la calma che consente la parola stampata. Anticipo sin d'ora che il prossimo numero conterrà gli interventi dell'incontro organizzato a Mondovì nel 2014 sull'anniversario della Prima Internazionale, uno dei pochi eventi organizzati in Italia per ricordare quella straordinaria esperienza. Auguro quindi a noi un buon lavoro per il "nuovo inizio" di questo cantiere culturale e a Voi tutti una buona lettura.
Febbraio 2016
Aniello Fierro, presidente CIPEC
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