Bella idea di giustizia sociale!
Anche a me, come a Eugenio Scalfari (la Repubblica 1 giugno), non è sfuggito un passaggio dell’intervista rilasciata (in jeans) da Renzi a quattro giornalisti della stampa estera (La Stampa 31 maggio). In questo passaggio il nuovo leader italiano dichiara beatamente: «Penso che con un governo di quarantenni, tra dieci anni (corsivo nostro) i rottamati saremo noi e questa è una bella cosa!». E conclude ribadendo: «Penso che tra dieci anni (corsivo nostro) mi piacerebbe lasciare anche alla mia terza figlia Ester, che allora sarà maggiorenne, un Paese che sia guida dell'Europa, leader dell'innovazione e capace di attrarre talenti e non di cacciarli». E certo! È una bella cosa - anzi, direi come Italiano rottamabile, la prima cosa bella - non solamente che dei quarantenni siano riusciti ad andare al governo in un Paese da anni in rottamazione come l'Italia, ma che essi, e non invece i molti impiegati dello Stato (come ad esempio gli insegnanti, quelli stessi che sin dalla prima ora il giovane rottamatore disse di voler sostenere), possano aver garantita la pensione a soli cinquant'anni. In tal modo - mein Gott! (visto che è ancora una volta al modello tedesco che dovremo ispirarci) - sarà ben contento il ministro Pier Carlo Padoan, che al recente festival dell'economia di Trento ha dichiarato di non essere affatto «a favore di una diminuzione dell'età pensionabile, ma (anzi) di un suo graduale aumento».
Ivrea, 1 giugno 2014 (Franco Di Giorgi)
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