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Amministratore
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Inserito il - 27 maggio 2011 : 22:11:44
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Il 20 maggio 2011 il Consiglio comunale dasaese ha votato all'unanimità una delibera su proposta del Consigliere Pietro Corrado per tutelare gli ulivi secolari di Dasà contro i tagli indiscriminati; delibera che fa seguito a una recente raccolta firme di 208 cittadini del luogo.
"Udita la proposta del Consigliere Corrado Pietro "Considerato che il Consiglio Comunale odierno ritenendo che le piante secolari di olivo rappresentano la nostra storia perché fra esse vi sono piante risalenti a 1500 anni, questo Ente ha la volontà di vietare il taglio di queste piante come è nello spirito della legge regionale n. 47/2009. Chiede che la stessa venga immediatamente attuata, così come è avvenuto in altre regioni (Abruzzo, Puglia ecc.). Sollecita pertanto la redazione del registro delle piante monumentali secolari, di grande valore storico, poiché, in assenza di tali strumenti, questo Ente è impossibilitato a vietare il taglio di questi monumenti. Propone che il presente atto venga trasmesso al Presidente della Regione Calabria, all’Assessore Regionale Agricoltura Foreste Forestazione all’Assessore provinciale di competenza, al Corpo Forestale dello Stato. Trasmettere altresì l’atto ai Comuni viciniori affinché si esprimano sulla presente iniziativa".
Lodevode iniziativa la delibera in questione e la raccolta firme che fa seguito alla "battaglia" sugli ulivi secolari di Bracciara del 2004.
Qui il testo integrale della DELIBERA.
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enzo
Moderatore
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Inserito il - 29 maggio 2011 : 19:23:16
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Un plauso sincero all'Amm. Com. di Dasà, e a Pietro Corrado in particolare per l'iniziativa, senz'altro lodevole ma purtroppo un tantino tardiva se è vero ( come sembra ) che degli ulivi di Bracciara ("hjocca" compresa...) rimane poco o nulla e che di recente è stata anche "disboscata" la collina di S. Lorenzo. Ovviamente la responsabilità ( morale, non certo giuridica) va condivisa con le amministrazioni precedenti. Adesso, comunque, prendiamo atto di questa delibera, speriamo che venga fatto al più presto il necessario "censimento", che i comuni "viciniori" prendano esempio e...voltiamo pagina.
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Modificato da - enzo in data 29 maggio 2011 19:24:28 |
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Achille
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Inserito il - 30 maggio 2011 : 13:01:08
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Anche io esprimo il mio compiacimento per la delibera n. 07 del 20.05.2011 per la tutela degli alberi secolari di olivo, votata all'unanimità dal Consiglio Comunale di Dasà su proposta di Pietro Corrado e a seguito di una petizione di cittadini. Ricordo che già nell'anno 2004 questo tema era stato oggetto di numerose discussioni sul vecchio forum dell'Alto Mesima lette e seguite da oltre 13000 (tredicimila) utenti e sempre nel 2004 erano state consegnate al precedente Sindaco di Dasà 345 firme per la salvaguardia degli ulivi secolari di Bracciara. Questi numeri dimostrano oltre al vivo interesse per la questione il grande contributo dei cittadini diretto ad evitare il taglio degli alberi monumentali di olivo che fanno parte del nostro patrimonio storico e naturale. E' vero come asserisce Enzo che nel frattempo molti alberi di pregio storico tra cui la celebre "hjocca" sono stati tagliati, ma prima in mancanza di strumenti normativi adeguati e regolanti la materia si poteva fare ben poco. Adesso, finalmente, la legge regionale n. 47 del 7 dicembre 2009, modificata e integrata dalla L.R. n. 8 del 26 febbraio 2010 prevede il censimento, la tutela e la valorizzazione degli alberi secolari e unitamente al Consiglio Comunale di Dasà mi auguro che venga prontamente applicata e attuata dagli organi competenti.
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Modificato da - Achille in data 30 maggio 2011 13:07:46 |
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mimc
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Inserito il - 30 maggio 2011 : 20:01:04
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Articolo di Valerio Colaci, calabria ORA del 30 maggio 2011
Quegli ulivi secolari da tutelare Dasà, il Consiglio approva all'unanimità una delibera
DASA' Da un lato gli incendi estivi, che ogni anno mandano in cenere centinaia di piante. Dall'altro ci pensa l'uomo che, complici la diffusione dei nuovi sistemi di riscaldamento e l'affossamento dell'agricoltura come forma di economia trainante, fa il resto, tagliando scriteriatamente tutto ciò che produce calore. Accade così che quello che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore naturale, affettivo, storico, antropologico, culturale e, non ultimo, economico, venga dilapidato, privando alcune realtà della loro essenza. Stiamo parlando degli ulivi, piante simbolo della macchia mediterranea che, come si ha modo di vedere, guardando anche solo distrattamente sulle colline che sovrastano i nostri centri e o tra le pianure che li attraversano, stanno scomparendo. E se si considera che alcune di queste piante sono plurisecolari si intuisce chiaramente che il danno che si determina è enorme e impossibile da risarcire alle future generazioni. È per tale ragione che, nei giorni scorsi, accogliendo una petizione popolare, il consiglio comunale di Dasà, su proposta del consigliere Pietro Corrado, all'unanimità ha votato un atto volto alla salvaguardia degli ulivi secolari, di cui il piccolo centro montano, così come quelli limitrofi, ancora per poco è ricco, con piante che, secondo quanto dice la stessa delibera, hanno più di 1500 anni. Quindici secoli. Ne hanno viste di cotte e di crude, e perciò rappresentano una memoria storica che non può e non deve morire. Molti di questi ulivi si trovano in località “Bracciara”, nei pressi di Dasà e, data la loro importanza, già qualche anno addietro era partita un'iniziativa per la loro tutela sul sito web dell’Alto Mesima, con una notevole partecipazione. Ora, il lodevole gesto dell’amministrazione mirante a vietarne il taglio, sollecitando la Regione (così come avvenuto, ad esempio, in Abruzzo e Puglia), ad applicare la legge 47/2009 sulla "Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e della flora spontanea autoctona della Calabria", sinora rimasta sulla carta. La stessa legge, dovrebbe portare alla redazione del registro delle piante monumentali, così da permettere agli altri enti di applicare il divieto. L'atto approvato dalla pubblica assemblea è stato quindi inviato al presidente della Regione Calabria, all'assessore regionale all'Agricoltura, foreste e forestazione, a quello provinciale e al Corpo Forestale dello Stato perché assumano le iniziative di propria competenza, ed ai Comuni vicini affinché si esprimano sull’iniziativa. Si spera che agiscano e lo facciano presto. Perché a tagliare non ci vuole nulla. È la ricrescita che è un po' lenta e i nostri figli non hanno il tempo di aspettare altri 15 secoli.
ARTICOLO calabria ORA
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Modificato da - mimc in data 30 maggio 2011 20:08:12 |
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Saluti mimc |
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