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mimc
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Inviato il il 06/06/2005 : 12:04:40

Dinami. Una festa per la comunità di emigrati di Monsoreto a Wintherthur, in Svizzera
Per non dimenticare la propria terra
Una serata all'insegna della tradizione folkloristica vibonese

DINAMI - Un'occasione di incontro per i nostri corregionali. Nei giorni scorsi presso la città di Wintherthur in Svizzera, l'associazione "Wintherthur " - una delle associazioni d'emigrati più rappresentative e attive in Svizzera e Germania, di cui è presidente Francesco Butera, dinamese - ha organizzato una serata di festa e di folklore calabrese con gli emigrati della comunità di Monsoreto. Serata di festa e di spettacolo che è stata dedicata al piccolo centro dell'Alto Mesima e che si è tenuta nell'immensa sala di Wilandhalle di Durfstrasse Henggart, presso la città di Zurigo, in Svizzera. L'occasione di incontro fra gli emigrati del vibonese è stata un autentico successo. I posti all'interno della grande sala allestita per ospitare circa settecento persone sono stati tutti prenotati tanto che con rammarico degli organizzatori, diverse centinaia di nostri corregionali non hanno potuto partecipare alla serata. L'iniziativa si è svolta secondo un programma ben organizzato con occhio attento alle tradizioni musicali e gastronomici del Vibonese e in modo particolare del Serrese. La serata è stata allietata al duo musicale Vincenzo Monteleone - Formoso Antonio, con la partecipazione dei dj Nico e Antonio dal Ticino. Inoltre si sono esibiti i gruppi Arcobaleno e Raggio azzurro, con balli regionali vari. Si è svolta inoltre una gara di tarantella calabrese: primo premio una settimana per due persone nel residence village "La Conchiglia" di Capo Vaticano a Ricadi. E ancora giochi vari con una ricca tombola, il tutto accompagnato con ricchi piatti della gastronomia calabrese e con vino rosso Cirò. Il delegato al comitato cittadino Fortunato Monteleone di Monsoreto ha curato con grande spirito d'iniziativa e abnegazione la serata.
Un modo per cercare di rinsaldare i legami con la terra d'origine dopo il distacco creato dall'emigrazione. Un fenomeno che in Calabria è complesso e di difficile soluzione che si trascina avanti in modo latente e inesorabile da più di un secolo. Però in questi ultimi tempi il problema si è fatto più stringente per una serie di concause, infatti la relativa tranquillità economica dei nostri emigrati in Europa sembra spingere le collettività rimaste a ripercorrere i passi del passato.
Una crisi economica, che non ha eguali dalla seconda guerra mondiale in poi, induce tanti vibonesi delle aree montane e dell'Alto Mesima soprattutto ad emigrare ancora. Così potrebbero rimpinguarsi sempre più intere colonie di decine e decine di migliaia d'emigrati calabresi che lavorano nelle fabbriche tessili e metalmeccaniche in Svizzera e in Germania.

Raffaele Cartiere

Fonte: Il Quotidiano della Calabria Online

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