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Saverio Mancini lancia la sfida

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mimc
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Inviato il il 31/03/2004 : 18:54:34

Elezioni. Il candidato del Polo alla presidenza della Provincia dopo l'ultima interpartitica
Saverio Mancini lancia la sfida
«Vedrete cose mai viste. Ho accettato di candidarmi solo per vincere»

A RECITARE il ruolo dello sparring-partner di Ottavio Bruni, Saverio Mancini jr non ci pensa minimamente. Anzi, se qualcuno avesse mai pensato che le turbolenze che negli ultimi mesi hanno caratterizzato il burrascoso tavolo della Casa delle libertà possano incidere sulla sua campagna elettorale in vista delle prossime elezioni per il rinnovo dell'amministrazione provinciale, beh, allora si è sbagliato, e anche di grosso. E' sostanzialmente questo ciò che lo stesso Saverio Mancini, indicato dalle forze del Polo come il candidato alla presidenza della Provincia per la coalizione, lascia intendere a seguito dell'interpartitica dell'altra sera.
Un giovane candidato che sprizza ottimismo da tutti i pori. Il suo esordio non lascia adito ad alcun dubbio: «Da quest'ultimo incontro usciamo ancora più forti e ci avviciniamo ad una competizione per la quale gli elettori vedranno cose davvero innovative, cose mai viste».
Un vertice, quello dei responsabili provinciali delle varie forze del Polo, dunque, per mettere a punto gli ultimi dettagli prima dell'inizio della campagna elettorale. E l'esito ha convinto l'uomo che guida lo schieramento: «L'obiettivo è vincere, ci sono ancora vari passaggi da compiere, ma la qualità del lavoro che è stato iniziato e i segnali che provengono dai partiti mi rendono ottimista». Saverio Mancini non stipulerà con i vibonesi nessun "contratto": «No, assolutamente, non mi piacciono gli stereotipi - confessa - Il contratto sa molto di "berlusconiano" ed io non intendo assimilarmi a nessuno. Sappiamo già quali sono gli obiettivi da centrare. Assumeremo impegni chiari. Niente grandi annunci e pagine di intenti. Gli elettori vogliono sapere ciò che vogliamo fare e soprattutto come intendiamo arrivare a raggiungere certi obiettivi».
E poi giù contro l'avversario Ottavio Bruni, asso della Margherita, presidente uscente e candidato per il centrosinistra: «Avete dato un'occhiata al programma che aveva presentato Bruni? - si domanda Mancini - Parole e annunci. I cittadini vogliono i fatti, e non mi pare che Bruni abbia realizzato qualcosa di quanto promesso. Anzi, non ha realizzato proprio nulla».
Appare dunque logico, a questo punto, chiedersi quali saranno i punti del programma di Saverio Mancini, ma il candidato della Casa delle libertà preferisce ancora non sbilanciarsi: «Stiamo lavorando già da tempo - spiega - ed è ancora prematuro parlarne. Posso solo dire che la sua struttura è qualcosa di innovativo. Mai si è avuto un programma così. Sorprenderemo gli elettori, la sinistra non riuscirebbe mai a stilare un programma come questo». Come detto, Mancini non precisa in cosa consisterà il suo programma, né annuncia quali criteri saranno seguiti per la sua redazione. Ma sostanzialmente, questo almeno è quanto trapela dal suo folto entourage, il progetto di governo dovrebbe essere studiato sulla base delle proposte delle varie fasce della cittadinanza e delle categorie produttive con le quali già da tempo il candidato alla presidenza per il centrodestra ha avviato incontri e contatti. La sua macchina organizzativa, tra l'altro, conta di diversi "tecnici" ed esperti che elaboreranno un documento che sarà poi posto, dopo opportune indicazioni dello stesso Mancini, ai partiti che ne studieranno il contenuto e apporteranno le modifiche finali.
Attorno a lui si è creato un vero e proprio staff che sta curando tutti gli aspetti della campagna elettorale. Da un ufficio stampa ad un team di collaboratori che si dedica alla preparazione di convegni ed iniziative nei vari luoghi della provincia, per finire ad un'équipe che cura gli aspetti inerenti l'immagine e la comunicazione del candidato.
Saverio Mancini ritiene dunque che tutto vada a proprio favore, anche il quadro politico attuale, nonostante il centrosinistra guidato da Bruni, con ben 14 liste ed i 24 collegi praticamente blindati, si presenti favorito ai nastri di partenza.
«Il contesto è positivo - commenta Saverio Mancini - Esistono delle forze alternative al di fuori degli schieramenti che giocheranno a nostro favore. Sono liste che erodono forze importanti della sinistra e rafforzano il centrodestra. Da parte nostra c'è grande ottimismo. E poi ho accettato di candidarmi solo per vincere».
E al cronista che fa notare come il Polo a volte dà la sensazione di non avere un leader, il candidato del centrodestra replica con fermezza: «Tutti sono leader, non c'è una figura predominante all'interno della coalizione - spiega Mancini - Immaginiamo cosa potrebbe accadere se tutti si uniformassero alla volontà di una sola persona. La dialettica interna si ridurrebbe drasticamente. Per quanto mi riguarda il centrodestra è vincente così».

p.c

Fonte: Il Quotidiano della Calabria online
31 marzo 2004

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