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Candidature, l'Udc incassa i primi "no"

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mimc
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Inviato il il 28/01/2004 : 20:10:26

Provinciali. Da parte di Modafferi, Mobilio e Florio
Candidature, l'Udc incassa i primi "no"

"L'ITALIA è fatta, adesso bisogna fare gli italiani". E' questo il famoso adagio di Massimo D'Azeglio, che così si esprimeva all'indomani della tanta agognata unità nazionale. Come dire: scelto il candidato alla presidenza della Provincia ora occorre mettere subito mano alla faticosa preparazione delle liste. Un lavoro, questo, ritenuto da chi predilige la real politik fondamentale per la vittoria finale in vista dell'importante appuntamento elettorale di primavera per il rinnovo del consiglio provinciale. Una scelta, poi, questa dei nomi, che dovrà tenere in giusta considerazione anche le aspettative di quanti in questi anni si sono spesi per il partito e che, dunque, adesso sperano di venire gratificati da quella che viene ritenuta come una legittima candidatura. O, caso contrario, potrebbe accadere che qualcuno rifiuti e allora i conti saltano e i giochi si riaprono. Con conseguenze anche imprevedibili. Per tutti.
E in questo senso qualche problema pare stia sorgendo in casa dell'Udc vibonese, partito della coalizione di centrodestra che dopo tante tribolazione ha trovato in Saverio Mancini jr, il suo candidato ufficiale alla presidenza di palazzo ex Enel. Ma l'Udc è anche l'autentico feudo elettorale del parlamentare, Michele Ranieli, leader indiscusso nel Vibonese del partito di Follini. Dunque, secondo fonti vicinissime al partito, alcuni esponenti di primo piano pare si siano detti contrari a scendere in campo. Stiamo parlando dei due attuali consiglieri comunali di maggioranza dell'Udc, Francesco Modafferi e Vincenzo Mobilio, nonché di Lello Florio, ex assessore provinciale. Tutti e tre, al momento, avrebbero rifiutato una candidatura nella lista del proprio partito. Modafferi pare abbia giustificato il suo "no" a causa di motivi legati strettamente alla sfera familiare, mentre Mobilio, contattato personalmente dal segretario provinciale del partito, Franco Stinà, pare abbia rifiutato per motivi personali. Nient'altro. Nel caso di Lello Florio, invece, sembrerebbe che quest'ultimo ancora non abbia sciolto le riserve, cosa che molto probabilmente dovrebbe fare una volta che il puzzle della lista sarà più completo. Ma, secondo alcune indiscrezioni, non avrebbe molta intenzione di candidarsi. Ad ogni buon conto in casa dell'Udc hanno dovuto incassare i primi "no". E cosa più rilevante è che questi rifiuti provengano da autentici pezzi da novanta del partito vibonese di Follini. Già in passato, inoltre, Modafferi e Mobilio avevano manifestato qualche malumore all'indirizzo dei vertici locali del partito, rei, a giudizio dei due consiglieri comunali, di non avere rispettato il risultato elettorale scaturito dalle scorse elezioni comunali. In quell'occasione, infatti, sia Modafferi (fu il più votato del suo partito, ndr) che Mobilio ottennero un ottimo consenso. Va, comunque, detto che al momento non ci sono state delle richieste ufficiali a candidarsi da parte dei vertici dell'Udc. Certamente, però, il segretario Stinà proprio in questi giorni sta sondando il terreno per verificare chi eventualmente sarà disponibile a spendersi per il partito. Disponibilità che, come scritto, Modafferi, Mobilio e Florio non hanno, in questa fase preelettorale, dato.

Francesco Mobilio
(28 gennaio 2004)
Fonte: Il Quotidano della Calabria Online

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