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Lo spopolamento arriva sul web - venerdì 21 dicembre 2007 at 17:27

Aperto un forum di discussione sul portale internet Altomesima on line

ACQUARO: Lo spopolamento delle piccole realtà, dovuto alle tradizionali difficoltà di tali aree, cui si aggiungono quelle derivanti dai tagli nei trasferimenti statali, è un problema sempre più evidente, una minacciosa spada di Damocle costantemente posta a mettere in pericolo l’esistenza di numerosi paesi costretti ad assistere, giorno dopo giorno, alla riduzione della propria popolazione.
Al riguardo, un’importante iniziativa è stata intrapresa sul portale internet “Altomesima on-line”, dove gli autori hanno lanciato un forum di discussione, con annesso sondaggio, per promuovere la realizzazione una qualche forma di associazionismo, in grado di contrastare la morte cui stanno andando incontro alcuni paesi limitrofi (Acquaro, Dasà, Arena, cui si potrebbe aggiungere anche Dinami) del comprensorio «e -come puntualizzato da qualcuno nel forum- all’estrema periferia della provincia di Vibo Valentia».
Si è parlato più volte del dramma di tali realtà dove, a dispetto dell’ampliamento dei centri abitati, avvenuto perlopiù negli anni ‘80, si sta vivendo, inermi, un tracollo demografico pervenuto, ormai, a livelli critici.
Dai dati Istat risulta che, in 10 anni, i 4 paesi hanno perso complessivamente 2243 residenti (molto più delle attuali popolazioni di Arena, 1672 abitanti e Dasà, 1269). Un calo vertiginoso, accelerato a dismisura dall’agghiacciante circolo vizioso che ne deriva e che si autoalimenta, raggiungendo dimensioni vorticose: Per i problemi che esistono la gente se ne va.
Diminuendo gli abitanti, diminuiranno sempre più, di conseguenza, i servizi, anche essenziali, attuabili. Questo provoca un ulteriore decremento di popolazione, con l’effetto di riduzione aggiuntiva di servizi. Quindi ancora di popolazione. Quindi ancora di servizi. Così via finché, inevitabilmente, il sistema imploderà.
I tempi stringono e, la necessità di un intervento che rappresenti un’inversione di rotta realisticamente in grado di contrastare questo deleterio fenomeno, appare, dunque, come un imperativo categorico.
Con la fusione, la strada più faticosa da percorrere, ma non impossibile, si giungerebbe ad una realtà che, per numero di abitanti (8718), sarebbe la seconda della provincia dopo Vibo, rispondendo all'esigenza di maggiore razionalizzazione amministrativa del territorio, e permettendo al nuovo Comune la concretizzazione di benefici, la cui attuazione necessita un numero ampio di destinatari finali, propri di realtà più grandi. Ma, per iniziare, anche altre forme di aggregazione sarebbero confacenti allo scopo, ed i vantaggi che si verrebbero a determinare sarebbero alquanto significativi, a fronte di svantaggi, se ve ne sono, irrilevanti e comunque sopportabili.
E’una preoccupazione che deve riguardare tutti coloro che hanno a cuore le sorti di tali paesi, per cui, chiunque fosse interessato ad esporre la propria opinione sulla proposta avanzata, amministratori coinvolti non esclusi, ritenendo non più rinviabile il discorso, ha almeno il dovere d’intervenire al dibattito, collegandosi al sito internet www.comunedasa.it e registrandosi gratuitamente. «Perché -scrive uno dei partecipanti, riportando un famoso brano di De Gregori- “La storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso. La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare, questo rumore che rompe il silenzio, questo silenzio così duro da masticare ...siamo noi che abbiamo tutto da vincere, tutto da perdere ”» .

20 dicembre 2007
Valerio Colaci

Fonte:Calabria Ora

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