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Il paese di Dasà ancora senza acqua - lunedì 1 agosto 2005 at 20:47

Dasà VV. Ancora una volta il paese di Dasà, piccolo centro ai piedi delle Serre calabresi, è rimasto senza acqua.
Sono tre giorni consecutivi che l’acqua è tolta e razionalizzata, dai responsabili del Municipio, per far riempire le vasche di accumulo in località “acquedotto” di Dasà.
I disagi ed il nervosismo nella popolazione crescono, vista la concomitanza delle alte temperature africane e del gran caldo afoso che in questi giorni si stanno registrando.
Episodi di lamentele, palesi e non  per tal problema e per altri problemi , nei confronti degli amministratori comunali stanno diventando la normalità, come il loro puntuale non ascolto.
I tanti anziani del paese sono i primi a soffrire di tal disagio che mette in grave pericolo la loro stessa vita.
La peculiarità di quest’anno è che non vi è stata nessuna programmazione preventiva sui consumi d’acqua, tanto è vero che il primo giorno l’acqua è mancata per svuotamento spontaneo delle vasche di accumulo.
Evidentemente nessun responsabile ha provveduto a verificare il livello dell’acqua contenuta nelle vasche di accumulo.
Gli abitanti del paese, a sentir le lamentele che circolano in giro nel paese, considerano stupido e pericoloso il metodo di razionalizzare l’acqua; essa è tolta alle ore 13 del giorno e riaperta alle ore 6 del mattino seguente.
È evidente che gli abitanti sono privati dell’acqua nelle ore di gran caldo con tutti i rischi che ciò comporta per la popolazione anziana e cardiopatica e che, sia i lavoratori sia i vacanzieri di ritorno dal lavoro e dal mare non possono neanche farsi una doccia la sera.
Ad aggravare tal situazione vi è che l’acqua non potabile proveniente dal fiume Petriano  acqua utilizzata dai contadini per irrigare i propri orti, ed a cui la popolazione soleva ricorrere per le prioritarie esigenze non alimentari  adesso è utilizzata parzialmente da una centrale idroelettrica enel, e quando è resa disponibile è piena di fango al punto tale che in tanti rinunciano pure a lavarsi le mani con essa.
Che cosa fare in questa situazione?
Il problema acqua sta diventando una fra le piaghe endemiche di questo piccolo comune, nonostante esso sia circondato da acque in abbondanza.
Tanti cittadini sostengono che basterebbe aumentare la portata comprando dal consorzio fornitore qualche litro al secondo in più; altri trovano la soluzione nella costruzione di una vasca con dimensioni adeguate al periodo di punta.
Certo è che le soluzioni possono essere tante se, per tal problema come per altri, si dessero le giuste priorità di spesa  ed il medesimo impegno di quando è fatta pervenire ai cittadini dasaesi, tramite l’ETR, la bolletta canone acqua “potabile” , anche quando il Municipio dispone di budget limitati, da parte degli attuali amministratori.

mimc
1 agosto 2005





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