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''Fermare la nostra emarginazione - sabato 25 gennaio 2003 at 10:24
''Fermare la nostra emarginazione''
Vibo: Il presidente della Provincia, Bruni, denuncia la scarsa attenzione di Governo e Regione

VIBO VALENTIA. “Il reiterato tentativo di tenere la provincia vibonese ai margini dello sviluppo sociale, culturale ed economico della Calabria va ostacolato con tutta la forza di cui siamo capaci, attraverso una presa di coscienza comune che coinvolga la società civile e tutti i soggetti istituzionali presenti sul territorio, a prescindere dalla propria estrazione politica. Quanto accaduto nelle ultime settimane, con la clamorosa esclusione di Vibo Valentia da importanti iniziative adottate anche a livello regionale, deve spingerci a serrare le fila in difesa della nostra identità istituzionale, che merita rispetto e attenzione”. È durissima la presa di posizione del presidente della Provincia di Vibo Valentia, Gaetano Ottavio Bruni,



in merito alle recenti polemiche legate all’inaugurazione di una sede Rai a Catanzaro, all’istituzione di corsi di laurea breve per la formazione di personale paramedico in tutti i capoluoghi di provincia, nonché per la creazione, a Crotone, di un dipartimento di eccellenza nell’ambito delle scienze neurologiche e riabilitative. “In quest’ultimo caso - si legge in una nota - la scarsa considerazione che è stata riservata all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, dove è presente un reparto di Neurologia, è ancora più stridente, come conferma la provocatoria richiesta del primario Domenico Consoli, che, nonostante l’abnegazione e l’impegno che unanimemente gli vengono riconosciuti, ha proposto di chiudere la struttura perché “il ruolo a cui è stata relegata è ormai anacronistico”. Tutte le iniziative in questione portano l’imprinting della Regione, avallata, per quanto riguarda la nuova sede Rai di Catanzaro, dal ministro per le Telecomunicazioni, Maurizio Gasparri”. “Già scontiamo endemiche carenze socio-economiche, contro le quali lottiamo, quotidianamente, senza risparmiare un briciolo di energia - scrive Bruni - ma se dobbiamo fare i conti anche con il disinteresse e l’insensibilità di chi decide di ignorarci, allora ogni sforzo rischia di essere vanificato. Eppure il Vibonese è autorevolmente rappresentato sia a livello regionale che centrale. A chi dobbiamo rivolgerci per veder salvaguardate l’identità e le ambizioni di questa provincia, intesa non certo come Ente, ma come territorio, realtà locale fatta di grandi potenzialità e di una sconfinata volontà di riscatto?”

Fonte: giornale di calabria online

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