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Una lettera da consegnare a Ciampi - mercoledì 12 gennaio 2005 at 16:42

Poche righe e centoventisette firme destinate dai lavoratori al presidente della Repubblica
Una lettera da consegnare a Ciampi
Ieri la visita del consigliere regionale Antonio Borrello (Udeur) ai manifestanti

Vibo Valentia. SARANNO tutti in piazza San Leoluca. Si daranno appuntamento, con bandiere e striscioni, per salutare «con affetto, ma al grido di "lavoro, lavoro, lavoro"», il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Poche righe e centoventisette firme per chiedere un intervento del capo dello Stato, per invocare una risposta sul loro futuro. I lavoratori del Reddito minimo continueranno a lottare e chiedono il sostegno dei disoccupati della provincia, delle forze politiche e istituzionali, oltre quello dei sindacati che sin qui non è mancato.
Pochi, al momento, gli attestati di solidarietà ricevuti. Ieri a palazzo "Luigi Razza" a dare coraggio ai lavoratori si è recato il consigliere regionale dell'Udeur Antonio Borrello. L'esponente del partito di Mastella ha parlato con franchezza ai lavoratori presenti nella sala consiliare del Comune. «Ci ha detto chiaramente - riferisce il coordinatore della protesta Enzo Giurgola - che pur con una proroga del progetto i dubbi sul nostro futuro non saranno risolti. Ci ha detto comunque di non abbatterci, di non perdere la speranza e di continuare a lottare in maniera civile e democratica, perché solo così la nostra voce sarà ascoltata».
I lavoratori hanno apprezzato anche la visita dei consiglieri comunali Pietro Giamborino (Margherita) e Franco Muzzopappa (Dce). «Un po' tutti abbiamo scambiato qualche parola con loro, ci hanno tenuto compagnia - commenta un altro ex impiegato del progetto di Reddito minimo - hanno cercato di tirare sù il nostro morale. Abbiamo apprezzato, è stato da parte sua un bel gesto».
La protesta, quindi, andrà avanti. Domani abbandoneranno palazzo "Razza" occupato per scendere in piazza. Ma vi faranno ritorno nel pomeriggio. Rimarranno asserragliati lì fino al prossimo vertice in prefettura, fissato per il 22 di questo mese. Termine entro il quale dovrebbe arrivare il decreto del ministro del Welfare Maroni. In caso di fumata nera la protesta si sposterà prima a Catanzaro, alla sede della giunta regionale, e poi a Roma. In questo contesto i lavoratori del Reddito minimo del capoluogo saranno affiancati da quelli di Serra San Bruno e Tropea, gli unici che hanno avviato la mobilitazione per difendere il proprio diritto al lavoro.

p.c.

12 gennaio 2005


Fonte: Il Quotidiano della Calabria online


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