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Sindacati in piazza contro la Finanziaria - martedì 30 novembre 2004 at 08:27

Banche, Poste e uffici chiusi, manifestazioni in 70 città
Pubblico impiego fermo tutta la giornata
Sindacati in piazza contro la Finanziaria

ROMA . La Finanziaria "ferma" il paese. Domani (ndr 30 novembre) Cgil, Cisl e Uil mettono in "atto la quinta prova di forza contro la politica economica del governo Berlusconi: quattro ore di sciopero generale (che per alcune categorie raddoppieranno a otto) e una settantina di manifestazioni su tutto il territorio nazionale per protestare contro "una manovra ingiusta e sbagliata e una rimodulazione delle aliquote fiscali iniqua", ma anche rispondere al mancato decollo della concertazione e alla stasi nei contratti pubblici.
Ecco il calendario delle astensioni.

Gli orari: il blocco è previsto per quattro ore, ma per alcune regioni e per alcune categorie il tempo raddoppia. In Sardegna per esempio lo stop durerà otto ore. Cgil, Cisl e Uil hanno invitato a fare lo stesso anche in Veneto, Basilicata, Valle d'Aosta e in varie province.

Trasporti: niente voli dalle ore 12 alle 16. Blocco di quattro ore - dalle 9 alle 13 - per i treni. I traghetti e l'intero trasporto marittimo posticiperanno le partenze di quatto ore. Autobus, metropolitane e trasporto locale si fermeranno per quattro ore collocate nelle fasce orarie determinate a livello territoriale (a Roma lo stop è fra le 9,30-13,30; a Milano dalle 18 alle 22; a Napoli dalle 20 alla fine del servizio; a Torino dalle 17,45 alle 21,45; a Genova dalle 9,35 alle 13,35; a Palermo dalle 9,30 alle 13,30; a Firenze dalle 15,15 alle 19,15, a Bologna dalle 12,30 alle 16,30; a Bari dalle 20 alle 24.)

Banche e Posta : sportelli chiusi in mattina per gli istituti di credito. Il servizio postale invece sarà bloccato per le intere otto ore.


Istruzione: Università, ricerca, conservatori musicali aderiscono allo sciopero per l'intera giornata. La scuola pubblica, pur aderendo alla iniziativa, garantisce le lezioni essendosi già astenuta dal lavoro la settimana scorsa.

Enti pubblici: tutta la categoria, in attesa di rinnovo contrattuale aderisce allo sciopero per otto ore: dai ministeri alle regioni, dalla sanità alle agenzie fiscali. I medici aderenti a Cgil, Cisl e Uil - in tutto 25 mila - si asterranno dal lavoro per l'intera giornata, così pure infermieri e dirigenti sanitari. Garantite le emergenze.
Anche per il settore pubblico lo stop è totale. La categoria risponde così alle misure appena varate in Finanziaria: blocco del turn over e tetto di aumenti del 4,2 per cento previsto per il rinnovo contrattuale contro l'8 chiesto dai sindacati. "Un'operazione che offende gli italiani e mortifica i dipendenti pubblici" così definisce il blocco del turn over Nino Sorgi, responsabile del settore per la Cisl. "Il governo riduce i posti, e l'effetto sarà devastante, ben superiore ai 75 mila annunciati. Ma lo fa senza mettere sul piatto nessuna prospettiva, nessun piano se non quello di far pagare meno tasse ai ricchi".

Lo slogan e le manifestazioni: la frase che caratterizzerà lo sciopero è "Costruire il nostro futuro". La stessa adottata durante l'ultima astensione generale, quella del 26 marzo scorso. Questo per dire che nulla è cambiato, che non sono stati fatti passi in avanti. Le manifestazioni su tutto il territorio nazionale saranno una settantina: Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti chiuderanno i cortei organizzate a Milano, Venezia e Torino.

In tivù: una diretta a cura del Tg3 dalle 11 alle 12: così la Rai seguirà, a quanto sembra, le manifestazioni di domani.
(l. gr.)

(29 novembre 2004)


Fonte: La Repubblica online


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