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Una banca dati per i disoccupati - sabato 27 novembre 2004 at 19:08

Provincia. Ieri la presentazione dell'iniziativa avviata dall'assessorato al mercato del Lavoro
Una banca dati per i disoccupati
Scaturisce dal censimento dei 36 mila iscritti ai Centri per l'impiego

Vibo Valentia. Provincia al giro di boa nella gestione locale delle politiche del lavoro: il censimento di circa 36mila lavoratori che, all'indomani dell'abolizione del collocamento pubblico, hanno presentato la dichiarazione di disponibilità al lavoro. Il fine è quello di allestire una banca dati permanente che raccolga tutte le informazioni relative ai cittadini vibonesi in cerca di occupazione, a cominciare dai dati anagrafici fino alle qualifiche professionali ed ai curricula vitae. A illustrare questo importante passaggio, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi nella sala giunta dell'amministrazione provinciale, sono stati il presidente Ottavio Bruni, l'assessore al Mercato del lavoro Lidio Vallone, il segretario generale Domenico Mazzitelli e il dirigente di settore Antonio Vinci, affiancati da Pietro Corrado e Maria Rita Suppa, direttori dei due Centri per l'impiego che operano sul territorio. Presenti anche il presidente dell'Ordine dei commercialisti, Vincenzo Morelli ed i sindacalisti Sergio Pititto (Cisl) e Luciano Prestia (Uil).
«Con questo adempimento -ha spiegato Bruni, in apertura dell'incontro con i giornalisti - si dà attuazione completa sul nostro territorio a quella che può essere definita la "rivoluzione" dell'avviamento al lavoro, che non ha più niente a che fare con il vecchio collocamento pubblico. Sulla base della legislazione vigente, la Provincia si sta attrezzando per dotarsi di tutti gli strumenti necessari a contrastare la disoccupazione e favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. In questo contesto, la convocazione di tutti i cittadini iscritti nelle vecchie liste, rappresenta un passaggio cruciale che l'amministrazione, e in particolare l'assessorato al Mercato del lavoro, sta affrontando con grande impegno e determinazione».
Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario generale Mazzitelli, che ha sottolineato l'importanza fondamentale di questa fase di raccolta e informatizzazione dei dati, «che consentirà ai cittadini, alle imprese ed agli enti pubblici di avere sempre il polso della situazione occupazionale e degli sbocchi lavorativi potenzialmente più promettenti». È stata poi la volta dell'assessore Vallone, che ha spiegato che, nei prossimi giorni, i Centri per l'impiego di Vibo e Serra, nonché i Centri di iniziativa locale per l'occupazione (Cilo, le 19 sedi decentrate dei Cpi), cominceranno a convocare i 36mila lavoratori che risultano iscritti negli elenchi anagrafici dei disoccupati (in pratica le ex-liste di collocamento), attraverso una lettera raccomandata. I cittadini così contattati dovranno presentarsi nelle sedi indicate per sostenere un colloquio di orientamento e compilare le schede anagrafiche e professionali, che saranno poi inserite nella nuova banca dati. La mancata presentazione al colloquio, senza giustificato motivo, comporta la cancellazione dalle liste e la perdita dello stato di disoccupazione.
«Consapevoli dell'importanza che tutti i cittadini interessati vengano a conoscenza di questo adempimento - ha spiegato Vallone - abbiamo avviato una capillare campagna di informazione attraverso l'affissione di migliaia di manifesti e locandine, oltre alla distribuzione di brochure e volantini che riassumono l'intera operazione e sollecitano i disoccupati a non mancare questo importante appuntamento».
Una volta elaborati, i dati saranno messi in rete e resi accessibili anche attraverso il portale internet www.vibolabor.it. «In questo modo - ha continuato - le imprese presenti sul territorio nazionale, regionale e provinciale, alla ricerca di specifiche figure professionali, avranno immediatamente accesso ai curricula e alle schede dei lavoratori vibonesi. Allo stesso modo, i disoccupati potranno consultare la banca dati per verificare quotidianamente eventuali offerte di lavoro, sia in ambito locale che nazionale e comunitario. Come si può intuire - ha concluso Vallone - si tratta di un vero e proprio salto di qualità nella lotta alla disoccupazione e nell'ammodernamento delle strutture deputate a favorire l'incontro tra domanda e offerta. Una nuova filosofia, insomma, alla quale la Provincia - ha concluso - si sta ispirando per mettere in campo diverse iniziative finalizzate a contrastare con efficacia la mancanza di lavoro».

(27 novembre 2004)



Fonte: Il Quotidiano della Calabria online


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