Secondo il segretario di categoria Alfonso Galati sarebbe in contrasto con l'autonomia
La Cgil dice no al tutor nella scuola

Vibo Valentia. INIZIO d'anno all'insegna dell'incertezza per quanto riguarda un punto importante della riforma Moratti, la figura del tutor. Con un comunicato stampa, il segretario provinciale della Cgil scuola, Alfonso Galati, mette dei puntelli sulla questione, bocciando quei dirigenti scolastici che «con dei veri colpi di mano» hanno nominato d'ufficio i tutor. «Molte scuole - scrive Galati - hanno proceduto all'attivazione del tutor. Tali delibere sono state spesso adottate, anche nella nostra provincia, senza un'adeguata informazione e dietro forti pressioni da parte di qualche dirigente, preoccupato per le minacce di sanzioni disciplinari preannunciate dalla circolare del direttore Capo».
Dopo avere ricordato la battaglia condotta dalla Flc Cgil sin dall'anno scorso contro la riforma Moratti e l'istituzione di questa figura, il sindacalista fa presente che al riguardo esiste una trattativa in atto tra sindacati e ministero. «Trattativa - agiunge - che si è interrotta più volte. Appare chiaro, quindi, che, in mancanza di chiarimenti, non è pensabile portare avanti iniziative pioneristiche». Una figura, quella del tutor, per la quale, è stata prevista una cifra "esigua" e una funzione «che è in contrasto con l'autonomia scolastica e che intacca la collegialità dei docenti». Nella nota viene richiamata la lettera al direttore regionale da parte di Cgil e Cisl scuola con cui si chiede di «sospendere le iniziative in atto da parte di quelle scuole che si sono adoperate per nominare i tutor». Di questo e di altro si è parlato nella riunione di venerdì scorso nella sede del sindacato, nella quale il direttivo ha programmato nuove iniziative».

fra. pa.

(21 settembre 2004)

Fonte: Il Quotidiano della Calabria online


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