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«Ora cambiamo il volto al territorio» - sabato 26 giugno 2004 at 17:42

Ieri mattina la "prima" del presidente della Provincia Ottavio Bruni dopo la sua rielezione
«Ora cambiamo il volto al territorio»
Elezioni stravinte dal centrosinistra che perde in un solo collegio per 34 voti

Vibo Valentia. UNA vittoria schiacciante sul centrodestra. Un risultato che forse neanche lui, Ottavio Bruni, si sarebbe mai aspettato e che ha visto il centrosinistra «stravincere in tutti i collegi (ad eccezione di quello di Arena-Dasà-Gerocarne) e soprattutto a Vibo. Una vittoria strepitosa che non lascia dubbi sull'operato dell'amministrazione nei 5 anni passati». E Bruni, ovviamente soddisfatto per la sua rielezione alla presidenza della Provincia, ha snocciolato numeri e dati che hanno testimoniato come l'affermazione del centrosinistra sia stata schiacciante. Il raffronto con l'esito elettorale del '99 è di sostanziale parità, ma come ha tenuto a precisare il presidente «il dato è maggiormente positivo perchè cinque anni fa il centrosinistra raccolse anche i voti del Cdu (che poi con il Ccd e De diede vita all'Udc). Se oggi - ha rimarcato Bruni - abbiamo riportato un risultato molto positivo ottenendo oltre il 60% è perché siamo riusciti a lanciare un messaggio serio alla popolazione che da parte sua lo ha recepito e ci ha dato fiducia. Io ero sicuro di vincere ma non di stravincere. Ci siamo imposti in tutti i collegi, uscendo sconfitti di misura solo in uno, e per soli 34 voti». Presi singolarmente i dati rendono ancor più eclatante l'affermazione della coalizione di centrosinistra. Nel collegio di Ioppolo, ad esempio, su 5.200 voti il centrosinistra ne ha ottenuti 4.200, in quello di San Calogero-Limbadi, su 4.500 quasi 3.000, ad Aquaro-Dinami mille voti in piu della Cdl, a Briatico oltre 1.500, a Mileto 2.300. A Tropea non solo si sono recuperati i 500 voti di gap di cinque anni fa, ma le preferenze ottenute sono state 1.400 in più della Cdl. Il dato che però ha soddisfatto di più Bruni è quello relativo alla città capoluogo, nella quale su 17.000 votanti, ben 10.600 hanno dato il loro voto al centrosinistra. Per quanto riguarda i comuni invece la Cdl ne ha persi undici su sedici.
«Il merito di questo plebiscito è di tutti, soprattutto della mia squadra di governo che ha ereditato una situazione di emergenza e dalla quale ha saputo ripartire riuscendo a pervenire al raggiungimento degli obiettivi prefissati che sono stati raggiunti con netto anticipo sul programma. Mi auguro - ha proseguito - che la nostra vittoria, unita a quelle nelle province di Cosenza e Crotone, possa favorire un processo che consenta di portare, tra un anno, il centrosinistra a guidare la Regione, mandando a casa questa classe dirigente che ha creato solo danni».
Bruni ha poi analizzato il crollo dei Ds: «Innanzitutto bisogna rilevare che il dato tra Europee e Provinciali è discordante. Se nel primo caso i Ds hanno retto e bene, nel secondo è plausibile pensare che questa perdita di consensi per il partito della Quercia sia dovuta alla presenza di sedici liste e ciò potrebbe aver provocato una ridistribuzione dei voti all'interno della coalizione. Spero che questa mia valutazione possa contribuire a rinfrancare il partito dei Ds, perché prima di procedere alla nomina degli assessori desidero che all'interno dei Democratici di Sinistra si ristabilisca un clima più sereno».
E sulla sconfitta del centrodestra? A suo parere questa sarebbe dovuta ad «un errore di impostazione della campagna elettorale che si è basata solo su accuse strumentali e anche personali. Mancini si è lasciato trascinare in una polemica sterile contro la giunta, senza neanche avere i dati per sostenerla. E questo ha infastidito la gente che non ha abboccato all'inganno».
Passato quello che Bruni ha definito «il periodo di emergenza», ora la nuova amministrazione si sta proiettando verso gli obiettivi futuri. Lunedì il presidente inizierà la serie di incontri con i segretari dei partiti e dei movimenti. Per il 10 luglio invece dovrebbe insediarsi il nuovo consiglio provinciale e sempre nello stesso giorno potrebbe essere resa nota la giunta che sarà «squisitamente politica e forse con qualche riconferma».
E per quanto riguarda le opere programmatiche? Bruni ha ribadito l'intenzione di moltiplicare gli sforzi per completare gli interventi già avviati o progettati. Particolare attenzione sarà data alla realizzazione del nuovo palazzetto dello sport, all'auditorium, alla ristrutturazione di palazzo Gagliardi (sono disponibili già oltre un milione di euro) e palazzo Romei, e alla realizzazione della "Strada del mare" che collegherà Angitola e Nicotera. Tutte queste opere dovrebbero essere realizzate entro un anno. Caso a parte la nuova sede. Due le opzioni: o si procederà all'acquisto dell'attuale o verrà costruita ex novo. «Vogliamo - ha concluso il riconfermato presidente - cambiare il volto del territorio vibonese e siamo pienamente consapevoli dei nostri mezzi».

Gianluca Prestia
(26 giugno 2004)


Fonte: Il Quotidiano della Calabria online


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