Il segretario cittadino di Rifondazione Alfredo Federici dopo i risultati ottenuti dal partito
«Bruni tenga conto dei nostri voti»
Un ringraziamento particolare a tutti gli elettori del collegio Vibo

Vibo Valentia. UN ringraziamento a tutti gli elettori e una piccola soddisfazione per avere ottenuto in città, assieme agli altri tre candidati nel capoluogo, un quinto dei voti complessivi del partito. Alfredo Federici, segretario cittadino del Partito della rifondazione comunista e candidato nel collegio Vibo 3 per le recenti provinciali, ha preferito attendere qualche giorno prima di uscire allo scoperto. Ha atteso «perché era opportuno fare qualche riflessione dopo questa estenuante e lunga campagna elettorale», ammette subito davanti al cronista. E dunque «non affrettarsi» a esternare «facili commenti e frettolosi giudizi, all'indomani dei primi risultati elettorali. La prudenza - dice il rappresentante locale di Rifondazione - in questi casi non è mai troppa».
Federici parla adesso («a bocce ferme si ragiona meglio») perché intende dire soprattutto «grazie al voto espresso da tutti gli elettori, indipendentemente dai seggi che saranno assegnati domenica pomeriggio dalla commissione elettorale. Evidentemente - aggiunge il segretario cittadino di Rifondazione comunista - il lavoro del presidente uscente Ottavio Bruni, a cui rinnovo gli auguri di un sempre più proficuo lavoro, è stato premiato dai cittadini del Vibonese. La schiacciante vittoria ottenuta dalla coalizione di centrosinistra nei confronti della Casa delle libertà dimostra, infatti, la forte compattezza che, un politico di spessore, qual è Bruni, è riuscito a imprimere a tutte le forze della coalizione, che per la prima volta si sono ritrovate tutte assieme in una competizione elettorale importante, come quella per l'elezione del presidente e del consiglio provinciale».
In merito poi a quanto dichiarato proprio ieri sulle pagine del "Quotidiano della Calabria" dal segretario provinciale di Rifondazione comunista, Matteo Malerba, il segretario del circolo "Spartacus", non ha nessun problema nell'ammettere che «è vero che c'è stata una tenuta del partito nella provincia di Vibo, ma - aggiunge con convinzione Federici - il dato fondamentale e sicuramente più rilevante è che i candidati alle provinciali nei quattro collegi del capoluogo hanno ottenuto in tutto un quinto dei voti complessivi andati a Rifondazione comunista. Un risultato, questo, che lo spessore politico e culturale del presidente Bruni - fa presente ancora Federici - non potrà non tenere in conto nell'immediato futuro. Siamo una realtà importante del territorio e, pertanto, ritengo giusto che si debba guardare anche a noi nella giusta misura. Nient'altro: solo la dovuta considerazione. Vedremo comunque cosa accadrà nei prossimi giorni».
Per il segretario del Prc, poi, il successo ottenuto in città viene da lontano: «Dall'impegno - dice - e dal duro lavoro. Da parte di tutti. Nessuno escluso». E in effetti il partito di Bertinotti nel capoluogo di provincia è riuscito a penetrare in collegi storicamente difficili e intoccabili per un partitto qual è Rifondazione comunista.
«Abbiamo spaccato un atavico sistema clientelare duro a morire - evidenzia in proposito Federici - Costruito in maniera abile e sottile da partiti che nulla hanno a che fare con la democrazia. Rifondazione evidentemente ha lavorato bene. Ci siamo impegnati al massimo facendo in modo che il nostro messaggio politico potesse raggiungere il maggior numero di elettori, ai quali va il nostro ringraziamento, mio personale e di tutto il partito, per averci premiato in sede di voto. In particolare - conclude Federici - ringrazio quanti mi hanno premiato al collegio Vibo 3. Una zona, questa, da sempre difficile per il nostro partito ma che dopo cinquant'anni ha inteso dare una forte sterzata».

Francesco Mobilio
19 giugno 2004

Fonte: Il Quotidiano della Calabria online

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