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Vibo: rete internet per i centri impiego - sabato 13 marzo 2004 at 12:04

VIBO VALENTIA. Centri all’Impiego - venerdì 12 marzo 2004 alle 13.14
Oggi, nella biblioteca comunale di Vibo, il Presidente Ottavio Bruni, l’assessore al Mercato del Lavoro Giuseppe De Grano, il direttore generale Domenico Mazzitelli e il dirigente del V settore Antonio Vinci hanno presentato la rete internet dei Centri all’Impiego e il portale web www.vibolabor.it, con cui i cittadini potranno mettersi in contatto con i Cpi della Provincia.
L’assessore De Grano, nella sua relazione, ha sintetizzato il quadro normativo statale e regionale che ha trasferito alle Province le funzioni in materia di Mercato del Lavoro. «In base a queste leggi- ha esordito- nel 2002 la Provincia ha approvato il sistema dei Cpi e con il piano esecutivo ha effettuato la programmazione. Sono stati costituti due bacini, nei quali sono stati istituiti due Cpi, A Vibo e a Serra San Bruno. Abbiamo istituito 19 sedi periferiche, ad Acquaro, Limbadi, Pizzo, Soriano, Briatico, Mileto, Ricadi, Tropea, Fabrizia, Rombiolo, Monterosso, Zungri, Filadelfia, Nardodipace, San Calogero, Spilinga, Gerocarne, Nicotera e San Nicola Da Crissa». De Grano ha spiegato che le funzioni fondamentali dei C.p.i. sono due: il “collocamento” (favorire l’incrocio domanda-offerta di lavoro semplificando le procedure) e le “politiche attive del lavoro” tra cui rientrano la programmazione e la verifica dei lsu e dei tirocini formativi, il miglioramento del sistema di diffusione delle informazioni relative al mercato del lavoro. «Si tratta- ha continuato l’Assessore- di indirizzare i servizi per l’impiego verso una logica di prevenzione, al fine di ridurre il flussi e le permanenze nella disoccupazione. Così facendo, i Cpi diventano strumento di sviluppo per l’intero territorio. Il tutto in una logica di cooperazione fra attori privati e servizio pubblico».
La rete informatica dialogherà non solo con chi è in cerca di lavoro ma anche con le scuole, con gli enti locali, con altri Cpi, con le associazioni sindacali e datoriali, con aziende, agenzie di lavoro interinale e con i soggetti impegnati in attività di stimolo al mercato del lavoro.
«I Centri – ha aggiunto De Grano – si renderanno visibili e riconoscibili, divulgheranno la loro attività. Per consentire un ottimale svolgimento di queste azioni, li abbiamo sistemati in locali accoglienti, organizzati secondo orari flessibili”. Il Cpi di Vibo Valentia sarà trasferito da via Machiavelli a via Fortunato; il Centro di Serra San Bruno si trova in via Guardaboschi.
A fine relazione, l’Assessore ha lamentato il fatto che «Le politiche del lavoro in Calabria, invece di essere materia dei Centri all’impiego, sono ancora gestite dalla Regione».
Il Presidente Bruni ha esordito salutando tutti gli operatori attivi nel mercato del lavoro, ha ricordato che «Il miglioramento dell’occupabilità delle risorse umane passa attraverso il rinnovamento degli strumenti con i quali la Provincia interagisce con i suoi nuovi utenti, per svolgere un ruolo nuovo e attivo nei confronti del territorio, un ruolo di lettori e interpreti delle esigenze del contesto locale. I nuovi Cpi- ha affermato- sono un’opportunità che dobbiamo cogliere tutti noi per la crescita del territorio, riconoscendo in ciò un fattore di promozione culturale e di sviluppo economico, basato sul corretto utilizzo delle risorse locali». Il Presidente ha concluso con una riflessione sulla situazione occupazionale «in un territorio dove tutto è precario e dove continuano a perdersi posti di lavoro si parla solo di chiusure. Una presa di posizione inizia a diventare un fatto dovuto. Per fortuna, i patti territoriali hanno alleviato la riduzione dei posti di lavoro. La Provincia ha tentato e tenta di creare nuove opportunità di lavoro. Ne abbiamo create a centinaia, abbiamo dato soluzioni definitive ad alcune situazioni di precarietà. Continueremo su questa strada. Oggi, per esempio, discuteremo con la Confartigianato e l’Artigiancassa il progetto “Intraprendere”, il cui meccanismo è simile a quello del prestito d’onore ed è finalizzato a finanziare iniziative artigianali»
Il direttore generale Mazzitelli ha esposto i punti qualificanti che consentiranno il decollo del nuovo sistema di collocamento: “Un servizio finalizzato alla creazione d’impresa che punti sulla promozione della cultura aziendale e di sostegno alla creazione di attività autonome, in coerenza con i nuovi criteri e le modalità di concessione degli incentivi a favore dell’autoimprenditorialità e dell’autoimpiego. Il servizio dovrebbe privilegiare gli aspiranti imprenditori ed i temi del lavoro autonomo. Attraverso colloqui condotti da un qualificato servizio sarà possibile scoprire le vocazioni del lavoro autonomo, soprattutto nel campo dell’artigianato e dei servizi che, inizialmente, non richiedono investimenti molto elevati. Privilegiando gli aspiranti imprenditori, anche artigianali, del lavoro autonomo e della microimprenditorialità, si avrà la possibilità concreta di creare occasioni di lavoro». Altro punto di forza per l’avvio dei Cpi, a giudizio del direttore generale, è quello sperimentato in alcune Province, tra cui Pisa e Vibo Valentia: “I nuovi Centri hanno puntato sugli “orientatori” formati in casa per favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Dopo una fase iniziale di assestamento i due Cpi e i Cilo avranno un forte impulso dall’attivazione del Servizio di orientamento e personalizzazione degli interventi di avvio al lavoro.La formula vincente sarà quella dei colloqui personalizzati con i soggetti che si dichiarano immediatamente disponibili al lavoro e quella della semplificazione delle procedure amministrative».
Mazzitelli ha delineato un percorso standard di avviamento al lavoro che, partendo dall’iscrizione e prenotazione per il primo colloquio di orientamento, continui attraverso l’invio al Servizio di preselezione di chi ha professionalità spendibile sul Mercato del Lavoro, e le consulenze specifiche in relazione alle attitudini e alle esigenze degli altri disoccupati, allo scopo di aiutare il “cliente” a disegnare il proprio progetto formativo e professionale.«Dagli esiti di queste consulenze – ha spiegato - dipenderà il percorso successivo del disoccupato, che sarà indirizzato, alternativamente, presso i corsi di formazione, di riqualificazione o stages organizzati dal collocamento, al contatto diretto con le imprese oppure presso uno sportello, L’Eures,che facilita l’inserimento lavorativo negli altri Paesi Ue. I Cpi dovranno puntare soprattutto sull’assistenza, la formazione e sull’orientamento di chi è in cerca di lavoro. Il mio augurio è che si possa finalmente creare un futuro lavorativo intelligente soprattutto per tutti quei giovani che al termine di un percorso scolastico si trovano disoccupati».
Il dirigente del settore Mercato del Lavoro Vinci ha elencato i servizi dei Cpi: «Informazioni, colloqui orientativi, interviste di preselezione, prenotazioni sulle richieste di personale delle imprese e degli enti indicazioni su come e dove cercare lavoro. Il compito dei Cpi, insomma, è fare in modo che si traccino traettorie per utilizzare al meglio il tempo in cui si cerca occupazione”. Vinci ha precisato che già dal gennaio 2002 i Cpi «Hanno attivato i servizi di accoglienza, anagrafe del lavoro e delle imprese, prenotazione per le selezioni e informazione, mentre dal primo aprile saranno in funzione anche i servizi di preselezione, primo orientamento e anche consulenza alle imprese. Gli operatori dei centri, infatti, individueranno i candidati che meglio si adattano al lavoro richiesto valutando i profili presenti nell’archivio informatico e quindi proponendo alle imprese una rosa di candidati ideali».
Daniela Merante della Sogeda, la società che ha realizzato la rete internet e intranet dei Cpi e il portale vibolabor, ha illustrato il funzionamento delle due infrastrutture informatiche interattive. In particolare, ha spiegato come si accede al portale, come va usato, come le persone in cerca di occupazione devono interagire con i servizi per l’impiego.
Erano presenti, oggi, il coordinatore dei Cpi Gaetano Corrado, il direttore del Cpi di Vibo Valentia Pietro Corrado, la direttrice del Cpi di Serra Maria Rosa Suppa, il presidente del Consiglio provinciale Martino Porcelli e i dipendenti del settore Mercato del Lavoro.
Nel corso del convegno sono stati presentati anche il Cd “Nuovi servizi e nuove strutture” e il libro “Attività di monitoraggio e valutazione su base provinciale delle aspettative dell’utenza dei Cpi della provincia di Vibo Valentia- rapporto finale”, entrambi realizzati dall’Amministrazione provinciale con la collaborazione di Regione Calabria, Unione Europea e C.o.g.e.a. (Consulenti per la gestione aziendale).




(13 marzo 2004)


Fonte: Ufficio Stampa Provincia Vibo Online


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