News Item

View All News Items

Ciampi promuove l'euro - mercoledì 3 marzo 2004 at 11:27

Il presidente della Repubblica esalta la moneta unica
"Il federalismo è positivo, ma la Patria deve restare unita"
Ciampi promuove l'euro
"Ci ha difesi dall'inflazione"
Il capo dello Stato cita Manzoni: "Prima del suo arrivo
eravamo un vaso di coccio tra robusti vasi di ferro"

COMO - "Prima dell'arrivo dell'euro eravamo un vaso di coccio in mezzo a robusti vasi di ferro". Carlo Azeglio Ciampi, a Como per un incontro con gli amministratori locali, torna ad esaltare il valore positivo della moneta unica per la nostra economia, negando che abbia determinato un aumento dei prezzi. La moneta unica, dice, fu "una intuizione profetica, nel 1944, di alcuni grandi spiriti, fra cui Luigi Einaudi, che la indicarono per il bene nostro e di tutti gli europei".

Il capo dello Stato torna con la memoria a 50 anni fa, all'ingresso nel Mercato Comune. Quella scelta, ricorda il presidente, "apparve a molti imprenditori un salto nel buio, sembrò un azzardo irresponsabile avventurarsi in quel viaggio su un fragile vascello, per noi italiani stivati come vasi di coccio in mezzo a robusti vasi di ferro". Dopo la citazione manzoniana, il capo dello Stato aggiunge: "Siamo stati all'altezza della prova, il confronto con altri paesi ci ha obbligato a migliorare. Le nostre merci hanno trovato nuovi mercati. Così avvenne quello che fu chiamato il 'miracolo italiano'".

Nessun pentimento, dunque, per la scelta della moneta unica. E, soprattutto, nessun legame tra l'ingresso dell'euro e le spinte inflazionistiche che attraversano l'Italia. "L'euro ha eliminato le crisi monetarie che periodicamente ci ferivano e ci umiliavano, le svalutazioni forzate della lira che davano una nuova spinta all'inflazione e colpivano i bilanci delle nostre famiglie facendo aumentare i prezzi", sottolinea Ciampi.

Il capo dello Stato torna poi sul federalismo. Per sottolinearne gli aspetti positivi, dicendo no a divisioni nette tra zone del paese. "Sono favorevole con voi alla istituzione in Italia di un federalismo più produttivo e innovativo, alla sola condizione, per me irrinunciabile, di mantenere intatta l'unità della nostra patria", dice il presidente della Repubblica.

Poi Ciampi torna ad affrontare temi economici. Lo fa bocciando i dazi come misura per fronteggiare la crisi economica: "'E' giusto difendersi dalla concorrenza sleale senza ricorrere all'imposizione dei dazi che ritarderebbero soltanto la resa dei conti e provocherebbero contromisure dannose a noi stessi". Poi il capo dello Stato prima tocca il tema fiscale auspicando "una riduzione della tasse", poi punta il dito contro un certo costume "autolesionistico" che segna il nostro paese.

L'ultimo passaggio riguarda le infrastutture. "Certi ritardi nella realizzazione delle infrastrutture materiali sono dannosi e ingiustificabili" ammonisce Ciampi. Il riferimento più esplicito è stato alla strada "Pedemontana" della quale, ha ricordato, si parla da 40 anni. Le responsabilità? Il presidente della Repubblica le indica a vari livelli. Innanzitutto a livello locale, dove gli amministratori, dice il presidente, "devono fare di più, considerando la realizzazione delle opere importanti un vincolo per il prorpio mandato".

(3 marzo 2004)


Fonte: La Repubblica online


home page


Per inviare una tua notizia alla redazione, posta qui:

news per la redazione altomesima





Powered by Web Wiz Site News version 3.05
Copyright ©2001-2002 Web Wiz Guide