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An, Gasparri: ''Non toglieremo mai la fiamma .." - venerd́ 28 novembre 2003 at 19:44

L'ex deputata di Alleanza nazionale: ''Partito sconvolto e non allineato a Fini''
An, Gasparri: ''Non toglieremo mai la fiamma dal simbolo''
Il ministro delle Comunicazioni a 'C'e' Diaco': ''La Mussolini riconsideri la sua decisione''

Roma, 28 nov. - (Adnkronos) - La fiamma dal simbolo di Alleanza nazionale non sara' mai tolta. Le posizioni espresse dal leader Gianfranco Fini, seppure interpretate in alcuni passaggi 'per estensione', rispecchiano la svolta decisa a Fiuggi. Quanto alla scelta di Alessandra Mussolini di lasciare An, l'auspicio e' che torni sulle sue decisioni. Il ministro delle Comunicazioni ed esponente di spicco di An, Maurizio Gasparri, traccia cosi' -nel corso dell'intervista concessa a 'C'e' Diaco', programma all'interno di Sky-Tg24- la situazione interna al partito, dopo le dichiarazioni del vicepremier a Gerusalemme e le successive reazioni.
''Il viaggio di Fini in Israele era un evento atteso e annunciato - premette Gasparri - una tappa importante del nostro percorso. Fini, sollecitato dai giornalisti ma anche dall'opinione pubblica israeliana, ha dovuto fare affermazioni che sono gia' contenute nel Dna di Alleanza nazionale. Quanto al dibattito, alle fibrillazioni, alle interpretazioni estensive delle sue dichiarazioni, ai temi dell'Olocausto e della Shoa', delle leggi razziali, del fascimo e di Salo', sono discussioni estese al passato, ma piu' da storici che da politici''. Gasparri assicura che ''non leveremo la fiamma dal nostro simbolo. Rappresenta il patriottismo -spiega- la tradizione della destra nazionale, senza rivendicazioni o nostalgismi. Quella fiamma non e' stata mai vista come un 'fuoco fatuo' che esce da una bara...''.
In mattinata la dimissionaria Alessandra Mussolini, in una nota, ha contestato le affermazioni di ieri del presidente di An, Gianfranco Fini. ''Se fossi in Fini sarei molto prudente nell'affermare di avere dalla propria parte la stragrande maggioranza di Alleanza nazionale''. ''Le critiche di Tremaglia - ha continuato la Mussolini - che ha parlato di errori di Fini, l'attacco di Storace, l'intervista rilasciata oggi da Alemanno, che chiaramente smentisce Fini sui modi e sui contenuti di quanto dichiarato in Israele, e la imbarazzante difesa di La Russa che, in un improbabile tentativo di 'revisionismo', non ha esitato ad andare contro la stampa rea di aver malevolmente recepito le affermazioni di Fini, danno l'idea di un partito sconvolto piu' che allineato e coperto sul leader. Poi, Servello, Cellai, Buontempo, un'ondata di iscritti e simpatizzanti''.
''Stanno esplodendo -prosegue l'ex deputata di An- tutte quelle contraddizioni che da troppo tempo sono state sopite per non disturbare il manovratore, contraddizioni che portano addirittura qualcuno a rivendicare un vecchio anti-americanismo, sul quale sarebbe curioso sentire il parere di Fini. Nell'assemblea nazionale, se mai verra' convocata, potranno accadere solo due cose: o che Fini confermi le inequivocabili affermazioni fatte in Israele, e allora vedremo la nobilta' dei critici di oggi, o viene sancito che Fini ha sbagliato. E allora -conclude Mussolini- sarebbe Fini ad essere incompatibile con Alleanza nazionale''.
(28 novembre 2003)


Fonte: AdnKronos online



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