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Provinciali, l'Udc si ricompatta - lunedì 24 novembre 2003 at 01:15

Riunione ieri pomeriggio dei quadri del partito di Follini. Parola d'ordine: stringere i tempi
Provinciali, l'Udc si ricompatta
Ranieli: «Nessuna opera significativa realizzata alla Provincia»

Vibo Valentia. IL PARTITO dell'Udc si ricompatta per accelerare i tempi che dovranno portare a breve alla costituzione degli organismi statutari e quindi ai dipartimenti e cercare una linea comune attorno agli obiettivi da perseguire. Il tutto per trovarsi preparato all'imminente campagna elettorale che dovrà condurre alle elezioni provinciali, per cui ha già un suo candidato a presidente, Enzo Romeo. Questi i temi della riunione dei quadri provinciali, tenutasi ieri pomeriggio presso la biblioteca comunale. E dai comuni della provincia si è avuta una risposta massiccia. Tanti, infatti, i sindaci e i consiglieri comunali che hanno dato un prezioso contributo al costruttivo confronto.
Al tavolo della presidenza, oltre al presidente Egidio Repice e al segretario provinciale Franco Stinà, il deputato Michele Ranieli, il vice segretario del partito Franco Marasco e Salvatore Bulzomì.
Dai vari interventi è emersa l'esigenza di operare sul tavolo del confronto con la base per costruire un partito che continui ad ispirarsi ai valori cristiani della solidarietà e del rispetto della democrazia. Ma ne è venuto fuori anche un duro attacco all'operato dell'amministrazione provinciale. «Nonostante mi sforzi di pensarci - ha detto il deputato Ranieli - non riesco a trovare un'opera significativa realizzata dalla Provincia. Nel Piano di coordinamento ci sono i presupposti di illegittimità».
Un capitolo, questo, che era stato aperto dall'introduzione del segretario Stinà, il quale aveva ribadito le ormai note critiche sul Piano territoriale, da lui definito una fuga in avanti: «La Regione - ha spiegato infatti - non ha ancora emanato le linee guida, la Provincia sta operando in modo strumentale, e poi mancano le valutazioni ambientali». Ma il suo intervento è stato teso soprattutto ad invitare all'unità della coalizione di centrodestra, affermando che il partito lavorerà affinchè abbia un suo presidente, Enzo Romeo.
Quest'ultimo, dicendosi orgoglioso della candidatura avanzata dal suo partito, ha invitato la Casa delle libertà ad accelerare i tempi per coprire lo svantaggio che ha il centrosinistra e ha sintetizzato le finalità dell'Udc: «Non più la politica del pagare meno tasse a pancia piena - ha detto - ma quella dell'attenzione ai diseredati, agli ultimi. Siamo chiamati a diventare missionari nelle nostre piccole realtà, creando aggregazione e confronto». Poi gli strali all'attuale governo provinciale, che non hanno risparmiato alcun settore, dal numero "eccessivo" degli addetti stampa ai concorsi «per gradi e titoli di parentela», ai palazzi «lasciati allo sfascio o pagati un miliardo e mezzo in più di quanto erano stati offerti sotto la mia presidenza». E la viabilità? «Le strade sono migliorate - ha aggiunto - ma solo vicino alle case degli assessori». Sulle spese è stato categorico: «Un bilancio a fisarmonica - ha detto - Libri che si acquistano a quintali, scuole più piccole e mutui più grandi». Appassionato l'intervento del presidente Repice, che ha ammonito: «Il futuro e la democrazia si costruiscono non si inventano». Numerosi gli interventi di sindaci e rappresentanti dei comuni (Mongiana, Dinami, S. Onofrio, Fabrizia). L'assemblea, infine, ha espresso solidarietà al ds Bruno Alia per l'attentato incendiario della propria casa al mare.
Franco Pagnotta
(23 novembre 2003)


Fonte: Il Quotidiano della Calabria online

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