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Immigrati, aumentano i regolari - martedì 28 ottobre 2003 at 14:07

Il rapporto della Caritas stima 2 milioni e mezzo di presenze
L'incidenza con la popolazione italiana arriva al 4,2%
Immigrati, aumentano i regolari
Nel Nord-Est maggiore richiesta

ROMA - Sono più dello scorso anno. Sono quasi due milioni e mezzo gli immigrati regolari in Italia, con un'incidenza sulla popolazione del 4,2% e con punte di oltre il 7% nel Lazio e del 6% in Lombardia, Umbria, Emilia Romagna. Un'incidenza che conferma l'Italia a un livello fra i più bassi in Europa: si va dal valore record del 36,9% del Lussemburgo, all'8-9% di Austria, Belgio, Germania. Nei paesi mediterranei non si raggiunge il 3%. Gli immigrati regolari si concentrano, principalmente, in Lombardia e a Roma ma è il Nord-Est d'Italia la zona che ne ha un maggiore bisogno.

Arriva proprio nel momento delle polemiche sul voto questo rapporto 2003 della Caritas sugli immigrati regolari in Italia. In un anno la crescita è stata del 10,8% (pari a 149.164 persone) a livello nazionale, mentre nel Nord-Est l'aumento registrato è stato quasi il doppio, ossia il 19,4%. La stima della popolazione immigrata regolare tiene conto dei 1.512.324 permessi ufficialmente registrati dal ministero dell'Interno al primo gennaio 2003, dei 600 mila nuovi regolari a seguito della legge Bossi-Fini, dei 230 mila minori non conteggiati perché iscritti nel permesso di soggiorno dei genitori, degli 82 mila permessi registrati in ritardo, dei 45 mila nuovi nati nel 2002 da entrambi i genitori stranieri. Tuttavia, il rapporto segnala che nel 2002, a differenza degli anni precedenti, si è scesi al di sotto di 100 mila nuovi permessi annui.

I motivi del soggiorno, secondo il rapporto della Caritas-Migrantes, sono nel 55,2% dei casi legati al lavoro (nel 2002 erano il 35,8%) mentre per il 31,7% da motivi familiari (nel 2002 era il 29,1%). La quota maggiore di cittadini stranieri (58,7%) si concentra nel nord Italia, in particolare nel Nord-Ovest (32,8%); seguono il Centro (28,3%), il Sud (8,9%) e le isole (4,1%).

Al top della presenza si trovano la regione Lombardia (con 348.298 presenze) e la provincia di Roma (213.834). A seguire il Lazio (238.918), il Veneto (154.632), l'Emilia Romagna (150.628). Per le altre province, in testa c'è Milano (170.737).

La nazionalità più numerosa è ancora quella marocchina (11,4% del totale) che precede quella albanese (11,2%). Al terzo posto si colloca il gruppo romeno (95.834), seguito dai filippini (65.257) e dai cinesi (62.314).

Rispetto alla regolarizzazione, il rapporto ricorda che erano state 703 mila le domande. Si stima però che saranno 600 mila circa coloro che avranno il permesso di soggiorno. Le domande sono state per lo più presentate nelle regioni del Nord-Ovest (33,3%); segue il Centro (29%), il Nord-Est (18,8%), il Sud (15,9%), le isole (3%). Nel 51,4% dei casi si è trattato di domande presentate da lavoratori stranieri occupati presso aziende contro il 48,6% dei lavoratori impegnati nel lavoro domestico. Roma (con 107.476 domande), Milano (87.165), Napoli (36.572) sono state le città con la più alta percentuale di richieste di regolarizzazione.

Le quote di soggiorno per asilo politico sono in calo e restano minoritarie, appena l'1,1%. In particolare, i richiedenti asilo soggiornanti a fine 2002 sono stati 8.210, una cifra inferiore di oltre 1.400 unità rispetto al 2001. Complessivamente sono state 17.162 le richieste esaminate nel 2002, delle quali solo 1.270 hanno avuto ricevuto risposta positiva.

(28 ottobre 2003)


Fonte: La Repubblica online



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