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''Lunedì scioglierò ogni riserva'' - sabato 13 settembre 2003 at 12:11
Pizzoni Il sindaco Donato deciderà se formare una nuova giunta o lasciare

PIZZONI – «Rifletterò ancora qualche giorno. Lunedì scioglierò, tuttavia, ogni riserva, se continuare oppure presentare le dimissioni». All'indomani del consiglio comunale, convocato per dare comunicazioni in merito ad una crisi che al Comune di Pizzoni dura ormai, ufficialmente, da circa tre mesi, il sindaco Nicola Donato (che nei giorni scorsi ha azzerato, per la seconda volta in poco tempo, la giunta municipale) prende tempo. «Valuterò alcune proposte, assieme al mio gruppo di maggioranza. Se l'opposizione garantirà un appoggio esterno sia sul programma che sul nuovo organigramma si potrà evitare la venuta di un commissario». La nuova edizione della giunta Donato appare tuttavia - secondo quanto è emerso dal dibattito che è seguito alle sue comunicazioni -, difficile se non impossibile. Se, infatti, tutti i gruppi consiliari sono d'accordo nel non volere il commissariamento dell'ente, nessuno però, a fronte di problemi e di divisioni insorti, sembra in grado di trovare la cura giusta per «un ammalato terminale», quale sarebbe il Comune, a parere del consigliere di minoranza Vincenzo De Masi, che tuttavia ha auspicato una unione di tutte le forze in campo. I numeri, attualmente, non sono a favore di Donato. La fiducia al sindaco verrebbe data, a tutt'oggi, soltanto da cinque, su otto, consiglieri dell'ex maggioranza : tre, dei Ds, sono infatti passati all'opposizione interna, senza ripensamenti di sorta. Le due opposizioni, invece, contano in totale quattro elementi. Proprio dalla frattura fra i diessini ed il sindaco (della Margherita), è nata l'attuale crisi, che minaccia una fine anticipata (l'amministrazione Donato si è insediata nel 2001) della consiliatura. «Non c'è spazio - ha detto tra l'altro il sindaco, rivolto ai Ds - per chi vuole tutelare interessi di parte». Dal canto suo, il diessino Giuseppe Mirenzi ha replicato: «I Ds le tolgono la fiducia. Non siamo pentiti di essere passati all'opposizione. Per noi resta sempre valido il progetto politico di centrosinistra, ma non con voi ex Popolari, in quanto siete stati inaffidabili». «Le divergenze sui responsabili di servizio non c'entrano - ha spiegato l'ex vicesindaco, pure dei Ds, Francesco Garisto -. Il sindaco è venuto meno ad un accordo pre - elettorale, secondo cui al nostro gruppo toccavano la carica di vicesindaco, la nomina di un membro alla Comunità Montana e la maggioranza in Giunta. Pur di evitare la crisi, ad un certo punto abbiamo rinunciato ad avere la maggioranza nell'esecutivo». Fiducia nei confronti del sindaco ha espresso invece Nunzio De Marco, capogruppo di Automia popolare. «A noi interessano - ha dal canto suo rilevato Vincenzo Daffinà, consigliere di minoranza, di An - i problemi della gente, le accuse tra i voi non ci riguardano. Abbiate il coraggio di dire agli elettori, come maggioranza, di non essere stati capaci di amministrare».
Nando Scarmozzino
(sabato 13 settembre 2003)


Fonte: Gazzetta del Sud online

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