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Cancun, suicida per protesta un manifestante - giovedì 11 settembre 2003 at 10:36
La vittima è un sudcoreano di 55 anni. La scena ripresa in tv
Scontri tra attivisti e forze dell'ordine dopo la marcia contadina
Cancun, suicida per protesta un manifestante fa harakiri
Era un dirigente sindacale dei contadini del suo Paese

CANCUN (Messico) - Un suicidio in diretta davanti alle telecamere, un harakiri di protesta davanti ai potenti del mondo riuniti a Cancun, in Messico, a poche ore dall'avvio della Conferenza ministeriale della Wto. Lee Kyung Hay, un leader sindacale sudcoreano di 55 anni si è ucciso pugnalandosi al termine della grande marcia di protesta dei contadini organizzata da Via Campesina.

E' stato il ministro degli Esteri messicano, Luis Ernesto Derbez, prima di cominciare una conferenza stampa con il direttore generale della Wto, Supachai Panitchpakdi a dare la notizia della morte. L'uomo, ha riferito Derbez, si è infilato un coltello nell'addome. A conferma delle dichiarazioni del ministro messicano, una televisione locale ha trasmesso le immagini del harakiri. Uno degli amici della vittima ha detto che il sacrificio di Lee Kyung Hay è stato dettato dal suo disgusto per le politiche agricole del Wto. Lee Kyung Hay era un dirigente della federazione dei contadini e dei pescatori.

L'uomo è stato trasportato ancora vivo al General Hospital di Città del Messico. La diagnosi con cui è stato ricoverato è perforazione polmonare.

I primi scontri tra manifestanti e polizia erano inziati poche ore prima al termine del grande corteo promosso dalle organizzazioni contadine, alla quale hanno partecipato decine di migliaia di persone.

Giunto al cosiddetto chilometro zero, quello da cui parte il viale dei grandi alberghi, dove le forze dell'ordine avevano alzato grate per impedire il passaggio dei manifestanti, il corteo si è sciolto, ma un migliaio di giovani, alcuni dei quali a volto coperto, si è fermato all'altezza del blocco.

E' cominciato quindi l'assalto alle grate, nel tentativo di abbatterle. Tentativo riuscito e subito dopo seguito da lancio di pietre ad altezza d'uomo. Alcuni manifestanti, che i testimoni oculari indicano come nordamericani e coreani, hanno quindi tentato di oltrepassare la barriera armati di bastoni. La polizia ha fatto muro e ha risposto con i manganelli.

Due poliziotti sono stati visti portare a braccia verso le ambulanze poste poco dietro lo schieramento delle forze dell' ordine. Sul posto degli scontri stanno giungendo autobotti per consentire alla polizia l'uso di idranti.

(10 settembre 2003)

Fonte: La Repubblica online



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