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Consiglio provinciale - venerdì 1 agosto 2003 at 21:13

Vibo Valentia - Via libera al conto consuntivo per l’anno 2002, approvato ieri sera dal Consiglio provinciale. Molti i punti all’ordine del giorno, alcuni dei quali squisitamente tecnici (come la rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti), ma il più rilevante era senza dubbio quello concernente il documento contabile che tira le somme dell’attività svolta, delle spese sostenute, dei crediti e delle passività iscritte in bilancio.
A relazionare sul conto consuntivo è stato l’assessore al Bilancio Pietro Giamborino, che sinteticamente ha illustrato il documento già ampiamente vagliato dalla Commissione competente. In particolare, Giamborino ha messo l’accento sulla piena realizzazione del programma adottato dalla Giunta Bruni e sul rispetto degli indirizzi espressi in questi anni dal Consiglio. Tra i dati più significativi illustrati dall’assessore, ci sono quelli relativi alla massa dei residui attivi (145 milioni di euro) e passivi (143 milioni di euro). In particolare, Giamborino ha evidenziato come la Provincia sia riuscita a contenere il proprio passivo, dimostrando una notevole capacità di attirare sul territorio ingenti risorse.
Considerazioni che hanno incontrato l’obiezione del capogruppo di An, Franco Tigani, che, al contrario, ha stigmatizzato l’entità dei residui passivi, considerandoli eccessivi, ma riconoscendo contestualmente i meriti della Giunta Bruni nella capacità di attingere a risorse statali, regionali e comunitarie. Il consigliere di Alleanza nazionale ha poi criticato la sintesi con cui è stato illustrato in Consiglio il conto consuntivo, che «avrebbe meritato un’esposizione più approfondita per consentire un confronto politico serrato sulla verifica degli obiettivi conseguiti dall’amministrazione». Critica alla quale Giamborino ha risposto mettendo in evidenza la valenza tecnica del documento in discussione e l’analisi esaustiva offerta nelle scorse settimane dalla Commissione bilancio. L’assessore ha comunque assicurato un dibattito ampio e articolato su tutti i punti del programma Bruni in autunno. «Una discussione approfondita non è solo doverosa – ha detto -, ma risponde anche all’esigenza di rendere conto al Consiglio e alla cittadinanza di come questa Giunta sia riuscita a realizzare per intero il proprio programma».
Annunciando il suo voto contrario, Tigani ha poi criticato i tempi di realizzazione delle opere pubbliche in programma che, a suo dire, «non rispettano il ruolino di marcia imposto dalla normativa nazionale che regola la tempistica della progettazione, dell’esecuzione e della consegna delle opere». Inoltre, ha sollecitato l’Amministrazione ad un giro di vite sulla riscossione dei tributi di competenza provinciale, a cominciare dai passi carrabili «che non assicurano entrate congrue al numero di permessi concessi». «Se dicessi che il bicchiere è mezzo vuoto non direi il giusto - ha concluso Tigani, mitigando così la propria critica nei confronti della maggioranza -, ma il nostro grado di soddisfazione per quanto realizzato non può dirsi certo completo».
Di segno diametralmente opposto l’intervento del capogruppo Ds Aurelio Morani, che ha messo in evidenza «la grande capacità di spesa di questa amministrazione e la sua azione assolutamente conforme alle linee programmatiche e di indirizzo espresse dal Consiglio provinciale». «Il ruolo della minoranza è fondamentale in democrazia – ha osservato Morani -, ma non chiediamo certo al consigliere Tigani di condividere la responsabilità politica dell’azione di questa Giunta. Allo stesso tempo, la minoranza consiliare non può prendere le distanze in maniera netta, perché non bisogna dimenticare che la responsabilità del controllo sull’attività amministrativa ricade in gran parte proprio su di essa, visto che la Commissione di garanzia è presieduta dallo stesso Tigani».
Al termine della discussione si sono contati 15 voti favorevoli e due contrari (Tigani e Pupo).
Successivamente, è stato deliberato l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione che ammonta a circa 2 milioni e 300mila euro, destinato per l’85 per cento a coprire le spese fisse (soprattutto fitti e utenze). Quattordici i voti favorevoli e uno contrario (Tigani).
Via libera all’unanimità, invece, al programma di adesione al Fondo sociale europeo, illustrato dall’assessore al Mercato del Lavoro Giuseppe De Grano, destinato a promuovere «una crescita armonica del territorio, con il coinvolgimento primario dei giovani nelle azioni e nelle iniziative comunitarie».
Infine, è stata la volta dell’assessore alla Formazione Lidio Vallone, che ha presentato il Piano di formazione provinciale 2003-2003, che sintetizza le esigenze formative e professionali espresse dal sistema economico locale, grazie ad un lungo lavoro di indagine e di concertazione che ha coinvolto tutti i soggetti interessati (sindacati, imprese, associazioni di volontariato, enti locali).
Il Piano, che ora dovrà passare al vaglio della Regione per la definitiva approvazione, è stato licenziato con 13 voti favorevoli e un astenuto (Tigani).

(venerdì 1 agosto 2003)


Fonte: Ufficio Stampa della Provincia di Vibo Valentia online



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