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Bruni-Barbieri, alleanza in crisi - mercoledì 18 giugno 2003 at 11:02
Provincia Opinioni contrastanti su “522”, acquisto di palazzo Di Leo e dirigente dei Lavori pubblici
Bruni-Barbieri, alleanza in crisi
Ma il vero scontro ruota attorno alla nuova sede dell'Ente

Vibo Valentia - I rapporti politici si sono incrinati, e non di poco. Di questo passo il rischio che si scada nella sfera personale è sempre in agguato. Eppure fino a qualche mese addietro nessuno avrebbe scommesso che il “nemico” principale dell'Amministrazione provinciale si annidava proprio all'interno. Uno scontro piuttosto sottile ma palpabile è in atto tra il presidente Ottavio Bruni, leader della Margherita a livello provinciale e il vice presidente, nonché assessore ai Lavori pubblici, Paolo Barbieri, uomo forte dei Ds essendo egli il riferimento di maggioranza della Federazione. Le incomprensioni ruotano tutte attorno ad alcune problematiche di non poco conto: il palazzo della Provincia, l'acquisto di palazzo Di Leo da adibire ad uffici e il contrasto tra l'assessore ed il dirigente del settore Lavori pubblici, ing. Rosario Ruffa; senza trascurare l'ammodernamento della strada provinciale “522”. Tutte vicende sulle quali il presidente Bruni la pensa all'opposto di Barbieri. Le tensioni, molto probabilmente aumentano quando all'interno delle due principali forze politiche del centrosinistra si cominciano ad effettuare le prime valutazioni politiche. L'assessore Barbieri non ha certo digerito l'accoglienza riservata dalla Margherita ad esponenti diessini, vedi ad esempio il passaggio di Michele Soriano e di altri esponenti della Quercia che hanno preferito seguirlo. Forse è ancora prematuro ipotizzare che l'asse Bruni-Barbieri si sia spezzato, ma i rapporti non sono più quelli di un tempo. Ricucire significa che uno dei due dovrà cedere altrimenti non si capisce quale scelta adottare sul palazzo della Provincia. In questo caso l'assessore Barbieri coltiva l'acquisto dell'attuale sede in contrada Bitonto da parte dell'Enel dove attualmente l'Amministrazione provinciale paga 400 mila euro annui. La società si è dichiarata disponibile a vendere e chiede una somma pari a 5 milioni e 800 mila euro. L'ufficio tecnico valuta l'immobile 4 milioni di euro. Il presidente Bruni, invece, pensa ad altro: realizzare il nuovo palazzo della Provincia in località “Cocari” ed in questo senso ha già messo in cantiere un accordo di programma con palazzo “Luigi Razza”. In pratica è prevista una variante al piano regolatore generale per un'area di circa 27 mila metri quadrati che attualmente lo strumento urbanistico vigente destina a servizi generali. In tal senso il Comune si sta già adoperando. Sabato, se la volontà dei capigruppo sarà rispettata, dovrà riunirsi il consiglio provinciale con all'ordine del giorno la proposta di costruzione della nuova sede, ovvero l'accordo di programma, la variazione al piano triennale delle opere pubbliche e, ovviamente, una variazione al bilancio di previsione per inserire le risorse finanziarie. Due progetti, quindi, con valutazioni tecnico-politiche differenti anche se il presidente Bruni si sforza di fare passare un messaggio piuttosto tranquillizzante: «L'uno non esclude l'altro». Divergenze anche per quanto concerne l'acquisto di palazzo Di Leo. Un immobile destinato a civile abitazione che l'Amministrazione ha acquistato per due milioni e 200 mila euro stanziando, inoltre, altri 400 mila euro per la ristrutturazione ed il completamento dell'immobile. Opinioni fortemente contrastanti anche per quanto concerne l'avvio dei lavori di ammodernamento della strada “522”. Da novembre scorso sono disponibili i fondi (30 milioni di euro) erogati dalla Regione. In questo caso Bruni vorrebbe che i lavori partissero dalla zona Sud (Joppolo-Nicotera), mentre Barbieri ritiene sia più urgente intervenire da Pizzo Calabro. In mezzo a questi contrasti non appaiono di secondaria importanza i rapporti piuttosto tesi tra l'assessore ai Lavori pubblici e il dirigente di settore, ing. Rosario Ruffa. Lo stesso assessore, sembra sia arrivato a chiedere un deciso intervento al presidente Bruni. Ma anche in questo caso il capo dell'Amministrazione non avrebbe dato alcuna soddisfazione al suo vice presidente. E ciò non fa altro che inasprire i rapporti sia a livello amministrativo che politico. (n.l.)

(mercoledì 18 giugno 2003)

Fonte: Gazzetta del Sud online



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