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Eurispes, tra gli italiani cade tabł omosessualitą - giovedģ 5 giugno 2003 at 20:56
Arcigay: stato meno tollerante rispetto ai cittadini
Eurispes, tra gli italiani cade il tabu' dell'omosessualita'
Il 59,9 per cento disposto ad accettare un figlio gay

Roma, 5 giu. - (Adnkronos) - Il 49,2 per cento degli italiani accetta l'omosessualita' e la ritiene una forma d'amore pari a quella eterosessuale. Questo uno dei dati che emergono da un'indagine condotta dall'Eurispes, alla vigilia del Gay Pride di Bari, sull'atteggiamento degli italiani nei confronti delle persone omosessuali.
L'inchiesta, svolta su un campione di duemila cittadini stratificati per sesso, eta' e provenienza geografica, ha rilevato inoltre che un significativo 32,8% degli intervistati, circa un terzo, afferma invece di poter tollerare l'omosessualita' purche' non sia praticata. Il 10,3% del campione, infine, considera l'omosessualita' immorale ed il 7,7% non ha invece espresso il suo parere sull'argomento.
Tra le donne italiane l'accettazione dell'omosessualita' risulta piu' diffusa che fra gli uomini: il 55,1% delle intervistate, infatti, pensa che essa sia una forma d'amore eguale a quella delle persone eterossessuali, contro il 43,1% degli uomini intervistati che la pensa come loro.
Gli uomini, d'altra parte, affermano con maggior frequenza di poter tollerare l'omosessualita' purche' non praticata (37,3% contro il 28,4% delle donne). Anche la percentuale di chi giudica immorale l'omosessualita' e' lievemente piu' alta tra i maschi (12,1%) che tra le femmine (8,5%) e al Centro del Paese (13,9%).
Nel Nord-Est e nelle Isole sono invece piu' numerosi che altrove i soggetti che affermano di poter accettare l'omosessualita' purche' non praticata (rispettivamente il 36,1% ed il 37,8%).
La percentuale di chi equipara amore omosessuale ed eterosessuale risulta particolarmente bassa fra i soggetti privi di titolo di studio ed i possessori di licenza elementare (25,6%), ma sale al 41,5% fra i possessori di licenza media e raggiunge la maggioranza fra i possessori di diploma di maturita' (53,1%) e di laurea o diploma di specializzazione (52,1%).
Anche l'area politica influenza la posizione sull'argomento. I soggetti di sinistra si distinguono in modo abbastanza netto da quelli di diverso orientamento politico: la netta maggioranza, il 69,3%, considera l'omosessualita' una forma d'amore non differente dall'eterosessualita', contro il 48,3% dei soggetti di centrosinistra, il 43,8% di destra, il 40,7% di centro ed il 38% di centrodestra.
Ma tra le mura domestiche come reagiscono gli italiani di fronte alla scoperta di un figlio o di una figlia omosessuale? La netta maggioranza degli intervistati, rivela l'indagine Eurispes, e cioe' il 59,9%, sostiene che avrebbe una reazione tutto sommato positiva: dopo una prima reazione di sorpresa, non avrebbe alcun tipo di problema. Il 9,1% del campione afferma invece che tollererebbe la cosa, ma chiederebbe al figlio di non parlarne piu'.
L'8,6% dichiara invece apertamente che non riuscirebbe in alcun modo ad accettare l'omosessualita' del proprio figlio. Un rifiuto arriva anche dal 7,8% degli intervistati che, pero', reagirebbe come di fronte ad una malattia o ad un disturbo mentale: porterebbe subito il figlio da un medico pensando che si tratti di un disturbo momentaneo.
E su matrimonio e adozione? La maggioranza degli intervistati (51,6%) ritiene che anche le coppie omosessuali abbiano il diritto, se lo desiderano, di sposarsi con rito civile. La quota dei contrari e' in ogni caso consistente (41,7%), mentre gli incerti e coloro che preferiscono non pronunciarsi sono il 6,7%.
Sull'adozione, invece, le risposte evidenziano un atteggiamento decisamente diverso. La netta maggioranza del campione (63,4%) si dichiara contraria, il 27% e' favorevole, il 9,6% non sa o non vuole pronunciarsi.
Ma quanti sono gli omosessuali in Italia? Stando ad alcun stime si calcola che essi siano circa cinque milioni. Analizzando poi il dato per area geografica emerge che la percentuale di omosessuali nati al Sud e residenti al Nord (38,7%) e' nettamente piu' alta rispetto a quella della 'popolazione italiana in generale' nata al Sud e residente al Nord (17,1%).
E dal presidente nazionale dell'Arcigay, Sergio Lo Giudice, arriva un commento: ''Leggi come quelle che riconoscono le famiglie gay e lesbiche, approvate nella maggioranza degli stati europei, sarebbero una realta' anche nel nostro paese, se chi governa l'Italia mostrasse la stessa apertura e accettazione della maggioranza dei nostri concittadini''.


Fonte: Adnkronos online

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