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Esportato a Carmagnola il rito dell'“Affruntata” - lunedì 28 aprile 2003 at 22:00
Esportato a Carmagnola il rito dell'“Affruntata”

VIBO VALENTIA – La rievocazione di Cristo risorto, ovvero l'Affruntata, è stata seguita da circa ventimila persone. Ma, questa volta, il rito religioso non s'è svolto in una delle tante piazze del Vibonese. Ieri le statue della Madonna Addolarata, di Cristo risorto e di San Giovanni, l'apostolo che annuncia la resurrezione, hanno voluto portare il loro “annuncio” a Carmagnola, la città alle porte di Torino, dove vivono e operano numerosi emigrati del Vibonese. Ad “esportare” l'antico rito è stata l'associazione culturale “Sant'Onofrio tradizioni”, presieduta da Domenico D'Urzo, in collaborazione con il periodico “La Voce”, diretto da Raffaele Lopreiato. L'iniziativa è stata possibile grazie all'impegno ed alla collaborazione dell'Associazione culturale santonofresi e calabresi nel mondo di Carmagnola presieduta da Pino Mandarano. L'Affruntata, preceduta da una Messa nel Duomo, celebrata da Don Giancarlo Avataneo e dal don Maurizio Raniti, parroco di Sant'Onofrio, si è svolta in una delle piazze principali della cittadina piemontese. Un vero e proprio “corridoio umano” per circa un chilometro ha fatto da sfondo all'incontro tra l'Addolorata ed il Cristo risorto, con l'apostolo Giovanni che correva avanti e indietro per portare il grande annuncio. Ma il momento più emozionante di tutta la rappresentazione è stata la classica svelta, ovvero, quando la Madonna getta per terra il mantello nero e si veste d'azzurro. Da tutta Carmagnola s'è alzato un lunghissimo applauso e le campane del Duomo hanno cominciato a suonare. «Sembrava di essere tornati ragazzi a San'Onofrio», ha commentato un vecchio emigrato.
(n.l.)
(lunedì 28 aprile 2003)

Fonte: Gazzetta del Sud online

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