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Acquaro: Variante al Prg, è scontro - giovedì 27 marzo 2003 at 09:41
Acquaro La minoranza esce, la maggioranza si divide, ma...

ACQUARO – È stato un consiglio comunale dedicato a questioni di bilancio e all'adozione di una variante al Prg, quello svoltosi l'altra mattina, alle 10. In aula si è registrato un movimentato dibattito tra la maggioranza e l'opposizione, soprattutto sulla questione della variante al Prg inerente la realizzazione di un centro di culto da parte dei Testimoni di Geova, argomento, quest'ultimo, che ha richiamato un folto pubblico di cittadini, visto che in una precedente seduta del civico consesso la discussione era saltata per mancanza del numero legale. Il sindaco, dopo una breve discussione su una richiesta in tal senso inoltratagli dall'opposizione alcuni giorni fa, ha proposto il rinvio e la trattazione dell'argomento in una seduta separata, a data da destinarsi. La proposta del primo cittadino non è passata, però, in quanto soltanto i tre consiglieri dell'opposizione e uno della maggioranza si sono espressi a favore. Si è quindi proceduto alla votazione sull'adozione della variante. La minoranza ha preferito, a questo punto, allontanarsi dall'aula, lasciando perciò alla maggioranza il compito di decidere. L'esito è stato il seguente: sei voti a favore dell'adozione, quattro contrari, uno astenuto. Fra i quattro contrari, ha figurato il voto del sindaco. «Ho votato no in quanto – ha spiegato Viola – nei giorni scorsi ci sono stati troppi dissidi sulla questione ed anche poiché l'adozione di una variante creava aspettative in alcuni altri proprietari di suoli non edificabili». L'opposizione e una parte dell'opinione pubblica è invece convinta che la linea, per così dire, sostenuta in Consiglio dal primo cittadino sia stata sconfitta senza appello. Sconfitta, che sarebbe stata decretata peraltro dalla stessa maggioranza, che apparirebbe, quindi, ormai spaccata. Da qui, la richiesta al sindaco di dimettersi subito. «Dimettermi? Non ci penso neppure. L'adozione della variante – ha replicato Viola – è passata per colpa della minoranza, che rimanendo in aula avrebbe potuto condizionare la votazione. La minoranza, invece, ancora una volta, com'è accaduto per la centrale idroelettrica e per i Lsu, non si è assunta le proprie responsabilità. Quanto alla maggioranza, non c'è nessuna spaccatura. Prima che l'opposizione si allontanasse, infatti, ho specificato che non si trattava di realizzare un'opera pubblica, per cui ogni consigliere poteva ritenersi libero di votare secondo coscienza». E sul bilancio? L'opposizione ha dichiarato di esprimere voto contrario «in quanto per l'ennesima volta non abbiamo potuto visionare in tempo le carte».
Nando Scarmozzino
(giovedì 27 marzo 2003)

Fonte: Gazzetta del Sud online

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