Edita dalla fondazione "Tommaso Giusti"
Nasce una nuova rivista culturale
Sarà presentata venerdì

Vibo Valentia. Sarà presentata venerdì 11 agosto, alle ore 11, presso "La Locanda" al Palazzo D'Alcontres, la nuova rivista "Spola", edita dalla fondazione "Tommaso Giusti", che sarà distribuita in tutte le edicole e librerie calabresi. Per presentare il nuovo progetto editoriale interverranno Raffaele Greco, presidente della Fondazione, Vito Teti, coordinatore del Comitato di redazione della rivista, e Antonio Scuticchio, direttore responsabile. Inoltre, saranno presenti con Aldo Presta, che è anche il grafico della rivista, tutti gli altri membri del comitato redazionale: Domenico Cersosimo, Fulvio Librandi, Annarosa Macrì e Barbara Citton. La nuova rivista intende raccontare di collegamenti, di reti e di scambi tra luoghi, di saperi scientifici e taciti, di cultura letteraria e professionale, di competenze ed esperienze che nascono e s'implementano nei tanti luoghi del mondo, in particolare in quelli calabresi.
Il primo numero di "Spola" è interamente dedicato al mare: ha voluto raccontare storie conosciute e meno note, ha descritto la realtà vicina e quella lontana, cogliendo problematiche e potenzialità.
L'obiettivo è di fare della rivista un periodico che sappia raccontare della Calabria le mille sfaccettature, i dinamismi, le storture, le opportunità del mondo contemporaneo; costruire un marchio problematico, un luogo di tematizzazione plurale che aspira a raccontare, descrivere analizzare luoghi, manufatti, esperienze che funzionano, microcosmi sociali che non si rassegnano e che testimoniano il cambiamento possibile. "Spola" aspira a lanciare nell'asfittica arena della discussione pubblica regionale proposte aperte attraverso la mobilitazione di linguaggi molteplici, di sguardi differenziati, d'attenzione al nuovo senza cedere al luccichio effimero del nuovismo, di legami col passato senza sterili nostalgie e di percorsi da inventare collettivamente. Infatti, "Spola" proverà a dribblare le retoriche identitarie, le sdolcinate dichiarazioni di appartenenza, le risentite rivendicazioni di localismo, i proclami generici e magniloquenti che finiscono fatalmente per alimentare fallimenti e delusioni. Proverà, al contrario, a smontare e rimontare gli oggetti analitici che deciderà di affrontare, di diradare le nebbie avvolgenti e rassicuranti dei luoghi comuni. Proverà, ancora, a coltivare il gusto dei progetti possibili, delle proposte culturali, ad agitare le acque stagnanti, ad offrire altri punti di vista e altri circuiti di pensiero.

Antonino Schinella
9 agosto 2006

Fonte: Il Quotidiano della Calabria Online

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