LA PAROLA A UN INSEGNANTE QUOTA 96
Tiziano Zarlottin Come sappiamo, la riforma delle pensioni Maroni, ministro del Lavoro e delle politiche sociali durante il terzo governo Berlusconi (2005-2006), ha portato di colpo il requisito pensionistico relativo all'età anagrafica da 57 a 60 anni: è il famoso gradone. Successivamente, in campagna elettorale Cesare Damiano, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale nel secondo governo Prodi (2006-2008), dichiara di voler eliminare questo gradone. Ma, una volta al governo, propone i gradini, vale a dire l'aumento di 1 anno di età (come requisito di età anagrafica) ogni 2 anni solari. La sua riforma verrà approvata, ma in una forma più restrittiva: l'aumento di 1 anno di età ogni 18 mesi. E così coloro che sono nati entro i primi sei mesi del 1952 non riescono più ovviamente raggiungere i 57 anni entro il 31.12.2008, mentre con la forma meno restrittiva avrebbero avuto tempo fino al 30.6.2009. Dopo la riforma Fornero può andare in pensione solamente chi ha compiuto 60 anni di età, più 36 anni di contribuzione; oppure 61 anni di età più 35 di contribuzione (è la cosiddetta "quota '96"). ... ... Continua.
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