La passerella
di Gino Lombardo
Presentazione di Ubaldo Dorè
Cominciava ad albeggiare sulle acque dello stretto di Messina, dal colore cangiante, quella mattina di settembre e, nel silenzio, tipico degli autunni tiepidi di quei luoghi, sul litorale calabro, diverse persone, avevano già iniziato a lavorare. Fin dalla notte dei tempi, da questi lidi, in particolari condizioni atmosferiche, con un minimo di fortuna, è stato sempre possibile assistere al prodigioso fenomeno ottico della fata morgana, grazie al quale, le isole Eolie, sembrano molto più vicine di quanto non lo siano realmente, insieme a molti altri miraggi. Particolari suggestioni, queste, create solo dallo stretto di Messina. Ninai, fermo all’ingresso del suo cantiere in Alì Terme (Fig. 1), sul versante ionico della provincia di Messina, dov'era nato nel 1910, immerso in quel silenzio, rotto solo dal ritmico, debole, sciabordio del mare appena increspato era in procinto di partire. Doveva attraversare il canale, dallo Ionio al Tirreno, su un'imbarcazione modellata pezzo per pezzo con le sue sapienti mani, un'untru, da poco tempo varata per la prima volta, e approdare al più presto alla marina di Bagnara (Fig. 2), per consegnarla al pescatore del luogo per conto del quale l'aveva costruita. Tutto era già pronto per la festa di battesimo e, su quella riva, c'erano ad attendere il pescatore insieme a tutta la sua ciurma, una vasta rappresentanza della parentela e diversi altri invitati. Ultimo di cinque figli, ancora undicenne, per assecondare il desiderio del padre, Rocco, aveva intrapreso un corso di studi e, per questo motivo, tutte le mattine, partiva da casa per recarsi all'Istituto di avviamento tecnico. ...
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