Il Martedì di Pasqua dei tempi passati a Dasà
"Miegghju mu si' cavaju e m'hai 'a musca ca nomm'hai dinari marti 'i Pasca" Che tradotto significa: meglio essere un cavallo sottoposto alle punture fastidiose delle mosche che non avere soldi per festeggiare adeguatamente il Martedì di Pasqua. E' questo il famoso detto popolare che meglio d’ogni altra cosa interpreta l'importanza che tutti i dasaesi danno a questa festa. E' la festa più sentita dell'anno; è il giorno in cui ogni dasaese vorrebbe essere a Dasà e coloro che per qualsiasi motivo sono assenti, a mezzogiorno, per pochi istanti si bloccano nelle loro attività e volgono la loro mente ed il cuore all’arco dove in quel momento la Madonna, di corsa su per la salita, va incontro al Cristo Risorto. Vorrei cimentarmi a raccontare 'a 'Ncrinata di una volta, ...
Di Peppi Giogà (con estratti dalla tesi di laurea di Irene Giogà)
Racconto completo: Il Martedì di Pasqua dei tempi passati a Dasà
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