Una giornata particolare (La scialata)
di Ubaldo Dorè
Allo scoccare della mezzanotte non mancava molto e noi stavamo per strada a passeggiare, scherzare e ridere. Alle ore sei del mattino seguente sarebbe transitato da Limpidi l'autobus di linea della ditta Bruno Genco che partiva da Dinami con destinazione Vibo Valentia: avremmo dovuto prenderlo per tornare ai nostri studi perché le vacanze pasquali erano terminate. Eravamo un gruppetto, tra studenti e non, di una decina o poco più. Sicuramente, a quell'ora a Dasà, gli organizzatori erano già in movimento per allestire la tradizionale festa dell'"Affruntata". Non ricordo chi fra noi, mentre camminavamo - tra il serio e il faceto - fece questa considerazione: "ragazzi lunedì di Pasqua è ormai passato e, diversamente dagli altri anni, non abbiamo festeggiato la pasquetta, oggi tutti gli altri giovanotti del luogo si sono divertiti approfittando della giornata quasi estiva mentre noi, … invece...!" Questa inaspettata battuta fece un certo effetto, perché rimanemmo tutti pensierosi e rammaricati a guardarci l'un l’altro. Detto con sincerità, in quegli anni non è che ci venissero riservati chissà quali divertimenti, le disponibilità economiche erano limitate tanto che il più delle volte i divertimenti nel tempo libero ce li inventavamo. Nel paese c'era molto affiatamento tra di noi. Non esistevano distanze tra studenti, professionisti, artigiani e contadini cosicché quando c’era un'opportunità ci si divertiva tutti insieme. Una giornata da trascorrere senza particolari pretese tra amici, compagni di scuola e di infanzia, a far baldoria ...
Racconto completo: Una giornata particolare (La scialata)
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