Leggendo oggi il quotidiano della calabria online mi sono soffermato sulla notizia dove si parla del miracolo di guarigione da grave malattia, per intercessione del Sacro Cuore, ad un nostro caro compaesano, il quale ricambia tale intercessione con dono di una statua al Sacro Cuore.
Leggendo giorni fa sul blog 'dasàvuati di tutto il mondo unitevi' ho appurato la scoperta effettuata dagli storici di un santo dasaese o arenese che sia "Santu Lorienzu" nato il 25 aprile e, delle proposte ivi fatte per organizzarsi a festeggiare il santo in codesta data.
Riflettendo un pò mi sono chiesto: i tempi che stiamo vivendo è evidente essere svuotati di tanti valori etico-religiosi che han sostenuto la società del nostro entroterra e le società di altri luoghi per secoli.
Si è acquisita nelle popolazioni di quei luoghi questa consapevolezza, e quindi, come dire si è stati - in tanti - ad essere improvvisamente folgorati sulla via di Damasco?
Oppure, è un fenomeno da considerare folklore, cultura e business o tutte assieme queste tre cose?
Od ancora, c'è qualcosa di etico-spirituale più profondo che a me sfugge?
I giovani, di quei luoghi che sento anche miei, in tale contesto sono anche parte portatrice di questi "vecchi valori" che hanno trovato nuova linfa?
Sarebbe interessante leggere il pensiero dei forumisti altomesima ben più addentrati di me dentro questi fenomeni sociali (tradotti da alcuni come pietà popolare) che animano il nostro entroterra.

Cari Saluti
mimc