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 Dasà
 Amministrazione comunale al capolinea?
 L'assessore Cognetta fuori dalla giunta

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C O N T R O L L A    D I S C U S S I O N E
mimc Inviato - 03/09/2004 : 18:08:37
L'assessore Cognetta fuori dalla giunta - Friday, September 03, 2004 at 17:58
Dasà. A causa di alcuni contrasti insorti dopo la sua fuoriuscita da Forza Italia
L'assessore Cognetta fuori dalla giunta

DASA' ­VV. Enrico Cognetta, che finora ha ricoperto l'incarico di assessore ai lavori pubblici, non fa più parte della giunta comunale.
Lo ha deciso ieri il sindaco Francesco Romanò che gli ha conseguentemente ritirato la delega. I motivi sono da ricercare, da una parte, nella mutata collocazione politica di Cognetta e, dall'altra, in un recente episodio che però ha tutta l'aria della classica goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Cognetta alle ultime comunali si presentò nella lista di Forza Italia e, dopo l'elezione, ricevette dal sindaco Romanò l'assessorato ai lavori pubblici. Poco prima delle elezioni provinciali di giugno, però, Cognetta ufficializzò la sua uscita da Fi con una pubblica presa di posizione. Al Quotidiano rilasciò dichiarazioni di fuoco contro il suo ex partito accusando la dirigenza provinciale di gestione verticistica e antidemocratica. Successivamente confluì nello Sdi, forza collocata nel centrosinistra e, dunque, all'opposizione consiliare, nella cui lista si presentò poi alla competizione provinciale nella quale, però, non fu eletto.
Questo l'antefatto. E' evidente, commentavano ieri in paese, che a lungo andare non poteva non pesare l'anomalia di un assessore di un'amministrazione di centrodestra che però militava in un partito di opposizione. La goccia, a quanto si è appreso in paese, è stata costituita però da un recente episodio. Un artigiano del luogo, cui il sindaco con propria ordinanza, aveva chiuso la falegnameria per presunto inquinamento, raccolse numerose firme di solidarietà in paese. Tra i firmatari pare vi fosse, appunto, Cognetta.
A quel punto il sindaco ha ritenuto, evidentemente, rotto il rapporto fiduciario col suo assessore e gli ha revocato la delega.

(3 settembre 2004)

Fonte: Il Quotidiano della Calabria online



4   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
mimc Inviato - 25/09/2004 : 00:04:16
Eletto il nuovo assessore ai lavori pubblici - venerdì 24 settembre 2004 at 23.50
Dasà VV. Nell’affollata seduta consiliare del 24 settembre 2004 è stato eletto il nuovo assessore ai lavori pubblici del comune di Dasà: Angela Calabrese di Alleanza Nazionale.
Il nuovo assessore sostituisce Enrico Cognetta estromesso dalla giunta nei giorni scorsi, dal sindaco Francesco Antonio Romanò, per la solidarietà manifestata dal Cognetta nei confronti dell’azienda artigiana dasaese, in cui lavorano 5 persone, di proprietà Valentino Anna; azienda responsabile di un presunto inquinamento ambientale con conseguente urgente ordinanza sindacale di chiusura temporanea non condivisa dal Cognetta.
Durante il convulso ed autoritario consiglio comunale, all’ex assessore Cognetta è stato impedito dal sindaco di prendere ufficialmente la parola per fare alcune comunicazioni al consiglio comunale circa le motivazioni della posizione da egli assunta in difesa dell’azienda.
E’ stato impedito di mostrare copia, redatta da 4 ispettori ambientali inviati da Catanzaro, in cui si afferma che in suddetta azienda “non è stata rilevata in data odierna traccia alcuna d’inquinamento ambientale”.
La riunione è proceduta a battibecchi fra il Sindaco ed il Cognetta il quale ha cercato di esprimere le proprie posizioni infiltrandosi nel discorso del sindaco di tanto in tanto.
Il consigliere di minoranza Bruno Laria, ad acque meno agitate, prende la parola per riferire «Vista l’elevata sensibilità di quest’amministrazione in tema ambientale, cosa intende fare il sindaco per bonificare l’area adiacente il campo sportivo in cui vi è seppellito materiale d’eternit? ..».
Si è votato più avanti un provvedimento di monetizzazione di una area standard, che è passata con i voti a favore della nuova maggioranza cui si è aggiunto il voto del consigliere di minoranza Bruno Scarmozzino.
Bruno Laria per l’occasione non ha partecipato alla votazione uscendo dall’aula.
Un aspetto interessante della riunione è stato: il dichiararsi ufficialmente, da parte dell’amministrazione comunale, maggioranza di centro-destra (dopo la nomina dell’assessore di AN e la constatazione fatta dal consigliere Laria).
mimc
24 settembre 2004



Fonte: Gazzetta Altomesima Online
www.comunedasa.it/gam/index.asp
enriC Inviato - 19/09/2004 : 10:02:10
La soluzione obbligata

Dasà VV. Se si volesse fare una serena valutazione del contenuto (si fa per dire) che esprime il manifesto a firma dell'Amministrazione Comunale di Dasà, (dove a parte il Sign. Sindaco, non hanno i numeri reali da definirsi Maggioranza Consiliare con 6 Consiglieri di maggioranza contro 6 di minoranza -avrebbero dovuto firmare il manifesto in calce-) riguardante il Sottoscritto Consigliere, si dovrebbe senz'altro cosi' concludere: irresponsabili! politicamente s'intende.
Non si può anzitutto non cogliere in tale "manifesto" l'espressione della sottocultura di uno strisciante razzismo.
Come dire: "un lavoratore straniero" (regolarmente denunciato con domicilio in Dasà) vale meno di un "lavoratore paesano", per cui della perdita del suo posto di lavoro (come hanno riferito al "mio Assessore Provinciale") Lorsignori non se ne accorgono nemmeno, dimenticando sicuramente che i loro rispettabilissimi genitori, da emigranti, si saranno ritrovati nelle identiche situazioni in cui si trovano oggi i pochi nostri concittadini acquisiti (suppongo che il Sign. Sindaco non abbia già dimenticato di aver orgogliosamenre festeggiato al sapere della Cittadinanza Italiana datagli a questi Concittadini).
In secondo luogo, resta ancora senza giustificazione (la Procura della Repubblica in questi giorni la sta ancora cercando) l'ordinanza di sospensione della falegnameria Valentino.
A parte l'approssimazione con la quale si è proceduto: chi non distingue,(chissà per quale motivo?) tra il titolare ed un collaboratore di una azienda, (questo ha fatto "ridere a crepapelle e divertire i Cittadini di Dasà" molto piu' di qualche altra battuta citata nel loro manifesto) dovrebbe non occupare posti di responsabilità amministrativa;
non hanno ancora spiegato ai Cittadini chi abbia compiuto l'accertamento sull'inquinamento causato dalla falegnameria a Dasà (almeno quattrocento cittadini negano!), infine, perché una decisione di tale gravità, e certamente politicamente impopolare, è stata presa senza quanto meno informare i membri della giunta comunale (escluso qualcuno)?

Onestamente, non vi pare un indegno papocchio?

In ogni modo, date le nobili premesse del loro comune sentire, sono queste le risposte che ancora sono dovute ai Cittadini, i quali non meritano le esternazioni di un potere arrogante che con manifesti privi di contenuto e di equilibrio, attraverso il ricatto emotivo (la mancanza di lavoratori paesani nell'azienda: insieme ai tre extracomunitari regolarmente assunti , ci sono però anche tre paesani - Valentino, Capano e Fusca) in realtà nasconde il "male" con l'apparenza del "bene".
Sono questi gli argomenti che hanno portato chi scrive alla dissociazione dall'operato di questa Amministrazione Comunale del dire non dicendo e del non dire dicendo, dell'ambiguità e dell'ipocrisia.

(Quanti abusivismi in paese , caro Concittadino, ti vengono in mente?).

Rimanendo in tema di abusivismo e di salute pubblica, chiedo a Lorsignori Illustrissimi Amministratori, quante denunce di vario genere o richieste riguardo la tutela della salute ed incolumità pubblica sono pervenute a codesta Amministrazione Comunale?

Non voglio dimenticare prima di concludere, riferendomi alla giustificata preoccupazione dell'Amministrazione Comunale di "maggioranza", sul tema della "decimazione della nostra comunità" a causa di tumori provocati da
inquinamento ambientale da parte delle nostre "megagalattiche" fabbriche (non ho ancora capito a quali studi oncologici effettuati si riferiscono -questo è un'ingiustificabile terrorismo psicologico-), di consigliare il Sign. Sindaco a procedere con ordinanza d'urgenza, al seppellimento totale di queste fabbriche o di elargire ai Cittadini, particolari contributi per favorire l'acquisto di apposite
maschere antigas.

A meno che, per concludere, presi come sono dal loro immane io , non pensino di manipolare la realtà e di annientare il Vostro senso critico di Persone e di
Cittadini.

Coraggio: dimettetevi!

Riservo le altre " verità nascoste " in un eventuale prossimo manifesto.

Da umile Consigliere Comunale di "minoranza" , chiedo scusa ai Cittadini di Arena ed Acquaro , per l'arrogante comportamento dei miei Colleghi di
"maggioranza" di aver con i loro manifesti imbrattato i muri dei due comuni (ancora nessuno ha capito il motivo di tale gesto).

Chiedo ancora scusa se mi sono dilungato abbastanza, ma non avrei certamente potuto farne a meno, considerando il gran numero di Concittadini che continuano ad essere solidali nei miei confronti, dopo gli eventi successi in paese.

Enrico Cognetta , Consigliere Comunale;
orgogliosamente Dasaese

(19 settembre 2004)


mimc Inviato - 14/09/2004 : 23:10:24
Dasà. L'amministrazione comunale dopo il ritiro delle deleghe all'assessore Cognetta
Confermata piena fiducia al sindaco


DASA' ­ «Le affermazioni del consigliere Cognetta sono un'offesa a questa comunità afflitta dalla disoccupazione e decimata da tumori». Perentoria la replica dell'amministrazione comunale ad Enrico Cognetta, consigliere comunale dello Sdi, cui di recente il sindaco Francesco Romanò ha ritirato la delega ai lavori pubblici.
Cognetta, che alcuni mesi fa uscì sbattendo la porta da Forza Italia, accusando il partito di gestione autoritaria, verticistica e antidemocratica, ha diffuso nei giorni scorsi dichiarazioni di fuoco all'indirizzo del sindaco.
Parlando di «sciacallaggio politico», la nota ribadisce che «ha fatto benissimo il sindaco a revocare la nomina di assessore a Cognetta, che ha cercato di speculare sull'ordinanza n.30/04 emessa per motivi di igiene, sanità e salute pubblica, apponendo la sua firma sotto l'atto di contestazione di detta ordinanza, ("Ho firmato perché a me non da fastidio"), dal momento che abita lontano dal luogo in cui è ubicata "l'azienda", mentre da assessore si sarebbe dovuto preoccupare della tutela della salute dei cittadini». Romanò e i suoi gli contestano un atteggiamento «pretestuoso e vergognoso» e ricordano che l'ordinanza ha sospeso temporaneamente l' attività nella falegnameria di località Costarella «fino alla presentazione, da parte della ditta, degli attestati sul buon funzionamento dei macchinari». Riferendosi all'accusa di Cognetta, di aver tolto il lavoro a cinque operai, si precisa che il diritto alla salute «è prioritario rispetto al diritto al lavoro», negando altresì che nella falegnameria lavorasse alcun padre di famiglia o giovane di Dasà o dei paesi limitrofi.
«Stia tranquillo, pertanto, il suo assessore provinciale (il riferimento è all'assessore al lavoro Lidio Vallone, ndr) che nessun nucleo familiare di Dasà o della provincia è stato messo sul lastrico». La nota rileva, ancora, che le esternazioni dell'ex assessore «sono contrarie, anzi opposte al suo operato. Infatti, fino all'ultima giunta del 3 settembre scorso egli ha approvato tutte le delibere finalizzate alla realizzazione del programma, senza mai sollevare una contestazione, senza mai chiedere una modifica, senza mai fare una sua proposta alternativa. Come mai, allora, tanto spirito di contestazione solo dopo che gli è stata tolta la delega di assessore?».
Romanò e gli altri ricordano che i ritardi nella realizzazione della zona artigianale sono dovuti al fatto che «ci son voluti 18 mesi per ottenere dalla Regione il decreto di riduzione della distanza cimiteriale a 50 metri, poiché la zona artigianale è stata individuata a questa distanza». Convinti dunque «che il sindaco rappresenti per la nostra comunità un basilare punto di congiunzione», maggioranza e giunta esprimono a Romanò la massima solidarietà e gli rinnova la più piena fiducia affinché possa proseguire nel suo operato rivolto al bene, alla pace e alla concordia della comunità di Dasà».

f.p.

(14 settembre 2004)

Fonte: Il Quotidiano della Calabria Online

mimc Inviato - 09/09/2004 : 01:39:17
Amministrazione sull’orlo di una crisi di nervi - mercoledì 8 settembre 2004 at 01.06
Un’amministrazione comunale sull’orlo di una crisi di nervi

Dasà VV. Il caos regna sovrano all’interno dell’amministrazione comunale dasaese dopo l’esonero, (la cui ufficializzazione per iscritto, dovrebbe essere attuata sabato prossimo) da parte del sindaco, Francesco Antonio Romanò , dell’assessore ai lavori pubblici Enrico Cognetta.
La notizia del ritiro della delega è giunta in paese attraverso l’articolo, non firmato, del Quotidiano della Calabria del 3 settembre 2004.
In tale articolo si rilevano alcune imprecisioni, note ai dasaesi, che sicuramente l’assessore Cognetta non tarderà a chiarire al Quotidiano. Rileviamo soltanto che: 1) la lista, che ha vinto le elezioni dasaesi il 26 maggio del 2002, era una lista civica e non con un colore politico di centro-destra come si evince nell’articolo, altrimenti dubito fortemente che avrebbe vinto e se aveva un colore politico definito i cittadini dasaesi non ne sono stati informati; 2) l’assessore Cognetta ha abbandonato il partito di Forza Italia, per motivazioni a noi non note, da un anno e mezzo circa, e quindi, molto prima delle ultime elezioni provinciali; 3) la mutata collocazione politica dell’assessore, si evince dai primi due punti, non dovrebbe quindi influire sulla scelta dello pseudoritiro della delega, tanto più che il sindaco Romanò non ebbe a manifestare pubblicamente alcun orientamento politico in tali elezioni.
Detto ciò, Cognetta ci riferisce «Il sindaco ha addirittura chiesto all’assessore provinciale dello SDI Lidio Vallone di convincermi a dimettermi ed in mancanza di tali convinzioni ha provveduto lui al ritiro, verbale sinora, della delega».
Rimane da capire adesso chi prenderà il posto dell’assessore Cognetta se vi sarà l'ufficializzazione del ritiro della delega.
Il nome in pool position che si vocifera in paese è quello del consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Cirillo,(fratello del più noto Antonio Cirillo leader della CGIL pubblico impiego vibonese) notoriamente simpatizzante del centro-sinistra. Malumori per tal eventuale nomina si stanno e potranno verificare in altri consiglieri comunali che ambiscono ad una maggiore visibilità.
Intanto l’opposizione dasaese, nei suoi leaders, dorme sonni tranquilli da qualche tempo oramai, magari a ragion veduta, giacché basta la maggioranza da sola a farsi del male, con diversi provvedimenti impopolari sinora attuati, non ultimo quello della discussa ordinanza di chiusura della falegnameria di un artigiano dasaese; ordinanza e potenziale goccia traboccante, forse, per un’amministrazione comunale traballante ed inconcludente.

mimc
(8 settembre 2004)


Fonte: Gazzetta Altomesima Online

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