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 Bruni infiamma il centrosinistra

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C O N T R O L L A    D I S C U S S I O N E
mimc Inviato - 07/04/2004 : 18:56:23
Provinciali. Valentianum gremito alla convention per la presentazione ufficiale del candidato
Bruni infiamma il centrosinistra
«Tutti uniti contro questa destra arrogante, parolaia e fallimentare»


«AL candidato Mancini do appuntamento nelle strade e nelle piazze, quelle strade, piazze e paesi che egli finora non ha mai conosciuto o frequentato».
Un fragoroso applauso ha coperto questo passaggio del discorso con cui il candidato del centrosinistra per la Provincia, l'uscente Ottavio Bruni, ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale. Lo ha fatto davanti al popolo di centrosinistra, di Rifondazione e dei movimenti (in tutto 14 sigle) che ha gremito il salone e le navate del Valentianum, con tante persone che sono rimaste fuori ed hanno seguito la convention su un maxischermo appositamente allestito.
Se voleva essere una prova di forza, essa in effetti è riuscita e Bruni stesso ha espresso il suo compiacimento per la corale partecipazione. I lavori sono stati aperti dal coordinatore della Margherita e portavoce dell'alleanza Lorenzo De Sossi, al quale hanno fatto seguito quasi tutti gli esponenti che sedevano all'affollato tavolo di presidenza: Borrello (Udeur), Mazzeo (Ds), Tassone (Movimento Meridionale), Angelo Comito (Movimento per il futuro), Bretti (Repubblicani Europei), Malerba (Prc), Calafati (Pdci), Porcelli (Rinascita democratica vibonese), Lombardi Satriani (Psdi), Vallone (Sdi), Gianfranco Comito (So*****mo è Libertà), Scalamandré (Verdi). Assente per impegni di partito Rubino di Italia dei Valori. Da tutti sono giunti appelli a proseguire nell'unità, inviti ai cittadini alla partecipazione, serrate critiche al centrodestra locale e regionale. Bruni, interrotto numerose volte dagli applausi della platea, ha pronunciato un intervento calmo nei toni ma durissimo nella sostanza, come forse mai ha fatto in cinque anni di attività alla Provincia. Dapprima ha ringraziato il suo vice Barbieri e la giunta, il consiglio provinciale e l'apparato burocratico dell'ente («se tanto abbiamo potuto fare è perché tutti ci siamo impegnati»), nonché tutti i cittadini «che hanno trovato in me non il Presidente, ma un amico, lo posso dire a voce alta e senza tema di smentite», e alcune presenze eccellenti in sala, tra cui il senatore Antonino Murmura ed Enzo Romeo, suo predecessore alla guida della Provincia. Dopo di che Bruni ha menato autentici fendenti al centrodestra «arrogante e fallimentare, alla sua politica della menzogna e dell'inganno che pesa come un macigno sul Paese, sulla Calabria e sul Vibonese».
Il presidente uscente ha rivendicato la validità della sua azione amministrativa («solo chi è in malafede può negarlo»), nonostante a suo avviso il governo e la Regione di centrodestra abbiano fatto di tutto per ostacolare l'ente. «Cos'hanno portato al nostro territorio i tre assessori regionali vibonesi? Nulla, purtroppo, solo litigi per accaparrarsi posti di potere».
Il suo discorso è salito ancor più di tono polemico allorché ha iniziato a parlare del candidato della CdL Saverio Mancini: «Prima di parlare della nostra amministrazione ­ gli ha suggerito ironicamente ­ l'operatore turistico Mancini ricordi ciò che ha detto magari il giorno prima, o l'anno scorso, alle tv nazionali e locali, quando non ci ha lesinato elogi. Se vuole, gli posso fornire la cassetta con la registrazione». Per Bruni Mancini deve affrettare i tempi del suo ascolto: «L'80% dei cittadini non lo conosce fisicamente, ed egli tante cose non sa di questo nostro territorio: se dunque non si sbriga ad ascoltare finisce che sarà pronto per la campagna elettorale del 2009».
Il suo avversario deve convincersi che le battaglie elettorali non si vincono «facendo sfoggio di mezzi finanziari, con le gigantografie, il lifting, le cene. Il voto dei cittadini vibonesi non è in vendita. Di miliardari scesi in politica in Italia ne abbiamo già uno e sappiamo quali problemi ha risolto: i suoi. I vibonesi non sanno che farsene di un altro, piccolo Berlusconi». Riservate altre bordate all'assessore di An Basile (che però non ha mai chiamato per nome) e ricordando «le false promesse del centrodestra alle comunali di Vibo con la nota e miseranda vicenda dei posti di lavoro fasulli dell'Eems», Bruni ha chiamato tutti ad un forte impegno e partecipazione «perché la posta in gioco il 12 e 13 giugno è molto alta, è il proseguimento dello sviluppo avviato dal centrosinistra per questa nostra giovane provincia. Un battaglia che io voglio vincere per una Provincia più giusta, più forte, più vostra. Grazie per la fiducia che mi avete accordato ­ ha concluso - farò di tutto per non tradirla, in reale e costante servizio a questa terra che amo».

7 aprile 2004
Fonte: Il Quotidiano della Calabria online


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