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 Margherita, fuori gli ex Democratici?

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C O N T R O L L A    D I S C U S S I O N E
mimc Inviato - 14/09/2003 : 23:59:05
In una missiva il gruppo che fa capo a Sirgiovanni annuncia la sua "pausa di riflessione"
Margherita, fuori gli ex Democratici?
«Doveva trattarsi di una fusione, non di un assorbimento»

APPARE quasi come una lettera di addio. Quella che Filippo Sirgiovanni e gli altri ex Democratici, Franco Maluccio, Clara De Caria e Nazzareno Bova, hanno inviato al coordinatore della Margherita Lorenzo De Sossi.
Il paventato distacco della cordata facente capo a Sirgiovanni, dunque, si concretizza proprio alla vigilia del congresso del partito, in programma per il 19 e 20 prossimo. Gli ex Democratici, nella missiva ricostruiscono la storia del loro percorso che, adesso, è giunto ad una nuova svolta: «Lo scorso anno - si legge - fu decisa a livello nazionale la fusione del Partito popolare, del movimento dei Democratici e di Rinnovamento italiano nel nuovo soggetto politico, la Margherita. Noi accogliemmo la decisione con favore, poiché un processo di semplificazione nel centro-sinistra sembrava utile, ma anche con timore poiché, considerando le diverse dimensioni tra il Ppi e i Democratici tale processo poteva assumere il carattere di un assorbimento più che di una fusione. Temevamo di perdere non solo la nostra autonomia, ma anche la nostra capacità di discussione e di proposta politica».
E nella fase preliminare i Democratici di allora ebbero «ampie rassicurazioni» sul fatto che il loro «valore propositivo e dialettico» non sarebbe stato «mortificato».
Ma le positive premesse, ad avviso degli ex Democratici, furono successivamente vanficate: «Ci saremmo aspettati - si legge ancora nella lettera indirizzata a Lorenzo De Sossi - che nell'immediatezza della nascita del nuovo soggetto politico per prima cosa si discutesse della delegazione della Margherita alla Provincia: infatti la delegazione allora era costituita dai rappresentanti del Ppi, di Ri e Udeur (con l'esclusione dei Democratici), ma non poteva considerarsi la delegazione della Margherita. Il problema non era per noi di particolare rilevanza. Ma non aver mai ritenuto di doverne parlare ufficialmente è stata certamente una mancanza di sensibilità politica, ma per noi anche il concretizzarsi dei nostri pregressi timori. Dalla costituzione degli organismi provvisori mai si è tenuta alcuna convocazione del comitato provinciale, né in alcun modo siamo stati coinvolti nei processi decisionali o gestionali».
Un disappunto che, già nel febbraio scorso, lo stesso Sirgiovanni, coordinatore del vecchio movimento dei Democratici aveva espresso in una lettera indirizzata sempre al coordinatore della Margherita Lorenzo De Sossi, dal quale, però, non si ebbe alcuna «risposta formale» e «alcun cambiamento di atteggiamento».
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è caduta proprio nel mese di luglio scorso quando, i Democratici, che costituivano una parte del gruppo dirigente del partito, ricevettero la lettera di convocazione, da parte dello stesso De Sossi, ad un'assemblea degli iscritti per la nomina dei delegati al congresso provinciale del quale, Sirgiovanni e i suoi affermano di non averne mai saputo nulla.
«Caro Lorenzo - prosegue la missiva - dalla nostra passata esperienza politica ci risulta che il congresso è un momento di estrema e fondamentale importanza nella vita di una partito. Per questo motivo ritenemmo di non rispondere a quella tua convocazione. A quella riunione partecipò l'amico Franco Maluccio, solamente allo scopo di manifestare il nostro profondo dissenso. A quanto pare - si legge in conclusione - neanche quella nostra civile protesta ti ha indotto a richiederci un chiarimento, un incontro, a fare un confronto, una telefonata o qualunque altra cosa che ci facesse comprendere una volontà di riavvicinamento. Assolutamente nulla. Siamo profondamente rammaricati di tutto questo e crediamo che a questo punto saremo noi a dover fare una seria e profonda riflessione sul nostro futuro politico».
Che fine faranno gli ex Democratici non è facile dirlo. Questa lettera appare come una sorta di "avviso" di divorzio, ma formalmente il gruppo fa ancora parte della Margherita. Alcuni ex Democratici spingono per operare il passaggio nei Verdi. E' questa una prospettiva al vaglio, non escludendo l'opportunità di creare un movimento autonomo. E' opportuno ricordare infatti che in occasione dell'ultima competizione elettorale l'Asinello incassò un notevole 4,6 per cento, e Pippo Sirgiovanni, candidato presidente, ottenne una ragguardevole affermazione personale.
Pietro Comito
(14 settembre 2003)
Fonte: Il Quotidiano della Calabria online

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